Ci troviamo in provincia di Venezia, più precisamente a Bibione, frazione di San Michele al Tagliamento, dove scopriremo la bellezza della Val Grande, un'oasi di biodiversità che ha aperto ufficialmente al pubblico il 28 settembre.
Indice
Alle porte di Bibione, un mondo che sembrava destinato a rimanere nascosto si apre finalmente al pubblico: la Val Grande, una splendida oasi naturalistica di oltre 360 ettari, che racchiude in sé una biodiversità straordinaria ed una storia che affonda le radici nell’epoca romana, è ora un luogo finalmente accessibile.
L’inaugurazione ufficiale, avvenuta il 28 settembre 2024, segna una tappa fondamentale per Bibione e per tutto il territorio dell’Alto Adriatico.
Possiamo considerare la Val Grande alla stregua di un grande laboratorio che si occupa della conservazione della biodiversità. Al suo interno, specie animali e vegetali rare trovano rifugio e spazio per proliferare in un ambiente protetto, in cui l’intervento umano è stato ridotto al minimo, per lasciare che la natura seguisse i suoi ritmi. Il suono del vento tra i canneti, lo sciabordio delle acque placide, gli stormi di uccelli che danzano nel cielo: ogni angolo di questa valle trasmette un senso di armonia primordiale, un’esperienza che tocca i sensi e lo spirito di chi ha la fortuna di visitarla.
La storia di Val Grande
La storia di Val Grande è antica, risalente all’epoca romana, come non citare, ad esempio, i resti della villa Mutteron dei Frati, situati nel cuore della valle: stiamo parlando di uno tra i siti archeologici meglio conservati dell’Alto Adriatico, un ambiente protetto dalle dune che ci parla di un tempo in cui la valle era probabilmente affacciata direttamente sul mare. Le università di Regensburg e Padova sono oggi impegnate nello studio e nella valorizzazione di questo importante patrimonio, che offre uno sguardo privilegiato su un passato che sembra lontano, ma che in realtà è ancora presente, sotto la superficie della terra.
Per secoli, Val Grande è stata una zona inaccessibile e selvaggia, dove la natura regnava incontrastata. Un territorio paludoso e ostile, trasformato dall’intervento umano in una valle da pesca, dove i laghi sono stati utilizzati per l’allevamento di cefali, branzini, anguille e orate. Nel corso del tempo, l’ecosistema della valle è stato regolato attraverso un sistema di chiuse che consentono di controllare la profondità e la salinità delle acque, rendendola un luogo ideale per la nidificazione di numerose specie di uccelli migratori.
Un paradiso del birdwatching
Oggi, Val Grande è un paradiso per gli amanti del birdwatching, che qui possono osservare specie come garzette, aironi, fenicotteri e cavalieri d’Italia. Ma non sono solo gli appassionati di ornitologia a trovare un rifugio in questa valle. La varietà degli ecosistemi presenti, che vanno dalle leccete alle dune fossili, dai prati stabili agli specchi d’acqua, rappresenta una risorsa inestimabile per la conservazione della biodiversità. Gli interventi di tutela e valorizzazione hanno permesso di preservare questi ambienti unici, che svolgono un ruolo fondamentale nell’equilibrio ecologico della regione.
Come visitare la Val Grande: tutti i percorsi
I visitatori possono ora esplorare la valle attraverso una serie di percorsi che permettono di immergersi nella sua bellezza naturale e storica. Il sentiero blu, noto come il Sentiero degli osservatori, assicura l’opportunità di avvicinarsi agli specchi d’acqua e ai canneti, dove all’alba e al tramonto si possono ammirare gli uccelli che popolano la valle. Il sentiero giallo, invece, conduce ai resti della villa romana, offrendo un viaggio nel tempo di quindici secoli. Per chi ricerca un’esperienza più avventurosa, il sentiero verde, il Sentiero della Molinella, si snoda attraverso gli ambienti più variegati della valle, dai prati stabili alle lagune, offrendo una visione d’insieme della ricchezza di questo patrimonio.
La Val Grande è un esempio di quanto sia possibile occuparsi della natura in modo sostenibile e svolgere la funzione di custode: gli interventi realizzati per consentire l’accesso alla valle sono stati pensati per ridurre al minimo l’impatto sull’ambiente, i percorsi sono segnalati da paletti in legno e cartelli informativi, che aiutano i visitatori a orientarsi senza disturbare gli equilibri naturali, e l’assenza dei cestini per i rifiuti è un invito a rispettare l’ambiente e a portare con sé ciò che si è portato in valle, per evitare che i rifiuti possano attirare animali e compromettere l’ecosistema. L’inserimento di cavalli allo stato brado per la gestione naturale dei prati è solo uno degli interventi previsti per garantire una conservazione attiva e dinamica della valle.
Ma il vero successo di questa iniziativa risiede nella partecipazione attiva di chi visita l’oasi, attraverso l’acquisto del biglietto d’ingresso, i visitatori diventano parte integrante del progetto di tutela ambientale, contribuendo direttamente alla sua conservazione.
Informazioni utili
Biglietti
Le tariffe per il 2024 per la fruizione autonoma dell’Oasi Val Grande sono:
- Biglietto adulti: 8,00 €
- Biglietto bambini sotto i 12 anni: 5,00 €
- Bambini fino a 5 anni: GRATIS
- Gruppi (minimo 15 persone, su prenotazione): 5,00 €
Orari
L’orario estivo 2024 dell’Oasi Val Grande va dall’8 luglio al 31 ottobre. È aperta da domenica a venerdì, dalle 08:00 alle 18:00, mentre il sabato rimane chiusa.
Per maggiori dettagli su prezzi e orari aggiornati, si consiglia di consultare il sito ufficiale: Oasi Val Grande.
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