“Si è meritata la borsetta”: perché l’ultimo trend virale è uno schiaffo ai reali bisogni delle mamme

Spopola il trend di lasciare una borsetta, banconote e gift card per le mamme nei reparti dei prodotti per bambini, ma c’è bisogno di ben altro per dare un aiuto concreto a chi cresce i figli

Un nuovo trend virale è esploso su TikTok grazie a Denaesha Gonzalez, un’utente di Nashville, nel Tennessee. Il 4 settembre, Denaesha ha pubblicato un video in cui mostra una borsetta argentata lasciata in un supermercato, tra i prodotti per neonati, accompagnata dal messaggio: “Lei si è meritata la borsetta”.

Si è poi capito come questo gesto sia indirizzato alle mamme come riconoscimento simbolico per il duro lavoro e i sacrifici che affrontano ogni giorno senza ricevere attenzione. Nella didascalia del video, Denaesha ha aggiunto: “Alle madri che si mettono sempre all’ultimo posto: vi meritate il meglio, stasera e sempre”.

I reparti saccheggiati alla ricerca di questi regali

Il video ha avuto un enorme successo e da allora spopola l’hashtag #shedeservedthepurse con altre creator che hanno replicato l’iniziativa, lasciando regali per le madri in luoghi simili. Non sempre si è trattato di borsette: in alcuni casi, sono state nascoste banconote e gift card tra i pannolini e altri prodotti per bambini.

Purtroppo, però, il trend ha preso una piega negativa. Alcuni utenti hanno denunciato episodi di abuso: persone che, venute a conoscenza di questi regali nascosti, hanno iniziato a frugare tra i prodotti per neonati, danneggiando la merce nel tentativo di trovare questi doni.

Victoria Maria Yavnyi ha documentato questo comportamento in un video, sottolineando come diversi supermercati siano stati presi di mira, con conseguente danneggiamento di prodotti essenziali per bambini e vera e propria razzia di questi reparti.

@denaeshagonzalez To the Mother who chose themselves last, you deserve the world tonight and always.🤎 #motherhood #motherhoodunplugged #parenting #parentsoftiktok ♬ original sound – 𝙅𝙖𝙘𝙤𝙗🇵🇱

Cosa servirebbe davvero alle mamme

Ma c’è un’altra riflessione da fare. Nonostante l’idea di fondo sia quella di incoraggiare la gentilezza e la solidarietà verso le madri e di riconoscere i sacrifici delle madri, iniziative come queste rischiano di degenerare e diventare controproducenti. Invece di piccoli gesti simbolici, sarebbe più utile e significativo concentrarsi su misure concrete per sostenere le donne e le madri, come politiche di welfare migliori, servizi di assistenza all’infanzia più accessibili e retribuzioni adeguate.

Questo trend sembra lontano dalle reali esigenze di chi vive quotidianamente il compito complesso della genitorialità. L’idea di una borsetta come premio, seppur simbolica, rischia di perpetuare una visione consumistica che non risponde ai bisogni concreti delle madri e dei loro bambini.

Ciò di cui le famiglie hanno davvero bisogno non è un oggetto materiale di lusso, ma un supporto più ampio e strutturale, come sottolineato dall’UNICEF nella Settimana per l’Allattamento che si terrà dal 1° al 7 ottobre. In questo contesto, l’UNICEF promuove la cultura dell’allattamento, un elemento essenziale per la salute dei neonati, capace di salvare vite e ridurre le disuguaglianze.

I numeri parlano chiaro negli ultimi 12 anni, il numero di bambine e bambini di età inferiore ai sei mesi esclusivamente allattati è aumentato di oltre il 10%. Migliorare i tassi di allattamento potrebbe salvare oltre 820.000 vite ogni anno.

Più che una borsetta, dunque, ciò che le madri meritano è un sostegno reale: informazioni indipendenti, una rete di supporto che le protegga dalle pressioni commerciali e una comunità che valorizzi il loro ruolo fondamentale nella società.

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