Sapevi che il surf non nasce alle Hawaii? I caballitos de totora sono le tavole più antiche del mondo e sono in Perù

I “caballitos de totora” sono uno dei metodi più antichi di navigazione e pesca realizzati intrecciando i fasci di totora, una pianta acquatica che cresce in stagni d’acqua dolce vicino alla costa

I “caballitos de totora” sono delle antiche imbarcazioni in canna utilizzate dai pescatori di Huanchaco, una città costiera nel nord del Perù. Questa tradizione, che risale ad almeno 3.500 anni fa, rappresenta uno dei metodi più antichi di navigazione e pesca lungo le coste del Pacifico.

I caballitos sono realizzati intrecciando strettamente fasci di totora, una pianta acquatica che cresce in stagni d’acqua dolce vicino alla costa. Con la loro prua arcuata, sono stati progettati per cavalcare le onde dell’oceano, permettendo ai pescatori di raggiungere le zone di pesca in sicurezza e tornare a riva.

Questa tradizione non riguarda solo la pesca. Alcuni storici ritengono che i caballitos possano essere stati utilizzati anche per il divertimento, anticipando così lo sviluppo del surf moderno. Mentre si tende a collegare l’origine del surf con le isole Hawaii, prove archeologiche, come ceramiche antiche esposte nei musei peruviani, mostrano persone che cavalcano le onde su queste imbarcazioni già migliaia di anni fa.

Una tradizione minacciata dalla diminuzione della totora

Oggi, nonostante la crescente popolarità del surf moderno a Huanchaco, solo una piccola parte della comunità locale continua a praticare la pesca con i caballitos. Il numero di pescatori che mantiene viva questa tradizione è in drastica diminuzione, poiché molti giovani preferiscono lavorare nel settore turistico o emigrare in cerca di migliori opportunità.

Tuttavia questa antica arte non è scomparsa del tutto: i pescatori rimasti continuano a costruire e utilizzare queste imbarcazioni e alcuni offrono anche tour ai turisti, permettendo loro di vivere l’esperienza di cavalcare le onde a bordo di un caballito.

La sopravvivenza di questa tradizione è minacciata non solo dal cambiamento generazionale, ma anche dalla diminuzione delle risorse. Gli stagni in cui cresce la totora sono sempre più rari a causa dello sviluppo urbano lungo la costa con l’urbanizzazione che sta mettendo a rischio i caballitos.

I pescatori, per far fronte alla scarsità di canne, sono stati costretti a usare materiali bottiglie di plastica e polistirolo per riempire il centro delle imbarcazioni ma tutti noi auspichiamo che presto ci possa essere un’inversione di tendenza per mantenere viva questa bellissima tradizione.

Non vuoi perdere le nostre notizie?

Ti potrebbe interessare anche:

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook