Idrogeno dai rifiuti alimentari: inaugurato il più grande impianto al mondo per produrre 30.000 tonnellate di carburante l’anno

Hyundai ha svelato la sua tecnologia di trasformazione dei rifiuti in idrogeno, con l'obiettivo di produrre 30.000 tonnellate di idrogeno all'anno, rendendola la più grande al mondo

Un’idea all’apparenza semplice, ma che nella città coreana di Chungju è già diventata realtà. Hyundai ha appena realizzato il primo impianto al mondo che produce 500 kg di idrogeno al giorno utilizzando 60 tonnellate di rifiuti alimentari. Durante la conferenza H2 Mobility Energy Environment Technology (MEET), tenutasi a Seoul dal 25 al 27 settembre, l’azienda ha annunciato di poter produrre oltre 30.000 tonnellate di idrogeno all’anno, diventando il più grande impianto di questo tipo al mondo. Così, mentre noi ci preoccupiamo di buttare l’organico nel bidone giusto, in Corea stanno alimentando veicoli con energia pulita generata dagli scarti.

Dai rifiuti organici all’idrogeno 

I rifiuti organici come scarti alimentari, fanghi e letame sono tra i principali responsabili delle emissioni di metano, uno dei gas serra più potenti. Tramite la sua tecnologia waste-to-hydrogen, il nuovo impianto non solo riduce queste emissioni ma le trasforma in un’opportunità: l’idrogeno, un combustibile pulito. Il processo è semplice nella sua complessità: i rifiuti vengono decomposti da batteri in un ambiente privo di ossigeno, trasformandosi in biogas, che viene poi convertito in idrogeno.

Prendiamo ad esempio il problema della plastica: non è solo una questione di spiagge inquinate o tartarughe marine che ingoiano sacchetti. Solo il 9% della plastica viene riciclato, e quella non riciclabile spesso finisce in discariche o viene incenerita, con effetti devastanti per l’ambiente. La tecnologia plastic-to-hydrogen di Hyundai promette di cambiare le carte in tavola. La plastica che non può essere riciclata viene trasformata in idrogeno attraverso un processo che coinvolge il riscaldamento e la gassificazione del materiale plastico.

Grazie a questa tecnologia, l’azienda prevede di trattare fino a 130.000 tonnellate di plastica all’anno, producendo 24.000 tonnellate di idrogeno che verranno utilizzate per alimentare navi e veicoli a celle a combustibile.

La riduzione delle emissioni, l’abbattimento dei costi di trasporto dell’idrogeno e la creazione di un sistema circolare sono solo alcuni dei vantaggi di queste tecnologie. Non ci resta che sperare che questa innovazione diventi la norma anche in altri Paesi e che l’Europa non resti indietro.

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Fonte: HyundaimotorgroupHyundai

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