L’emozionante liberazione di un’orsa della Luna, sfruttata in una fabbrica della bile per quasi 25 anni

Quest'orsa della Luna ha riscoperto la felicità dopo aver trascorso quasi 25 anni in una gabbia arrugginita. Ora, grazie alla riabilitazione in un santuario gestito da Animals Asia, sembra essere rinata

Cosa si prova a muoversi come mai fatto prima dopo decenni, a sentire il calore dei raggi del sole sulla pelliccia e accarezzare l’erba con le zampe passo dopo passo? Dovremmo chiederlo a Crescent se potessimo.

Crescent è un’esemplare femmina di orso della Luna, una specie ancora sfruttata nell’industria della bile del Vietnam. Proviene da una di queste fabbriche e conosce bene la sofferenza a cui la sua specie è condannata.

Ha passato quasi un quarto di secolo rinchiusa in una gabbia angusta e arrugginita, trascurata. I suoi denti erano pieni di tartaro, il suo corpo presentava calli. Ogni stimolo è stato assopito da questa non-vita per 23 anni fino a quando Animals Asia l’ha riscattata.

La proprietaria di Crescent, decisa a un cambio di rotta irreversibile, ha contattato lo staff dell’organizzazione no-profit per cederla volontariamente. La missione si è conclusa proprio in occasione dei 26 anni di attività di Animals Asia. “Un regalo di compleanno perfetto”, come ricordano i volontari intervenuti quel giorno.

Crescent è arrivata al centro recupero orsi dell’associazione, dove, dopo un mese di quarantena, ha iniziato a interagire gradualmente con altri orsi della Luna. Adesso, giorno dopo giorno, può scoprire e assaporare un nuovo mondo.

Il salvataggio è solo l’inizio: la cura che garantiamo loro per tutta la vita è il nostro impegno verso queste bellissime creature” ha scritto Animals Asia.

Ci vorrà del tempo affinché si abitui a questa nuova avventura, ma nessuno ha fretta. Vederla esplorare parte del santuario con una sorta di sorriso sul suo musetto è una sensazione indescrivibile per tutto il team di Animals Asia.

Animals Asia rappresenta un faro di speranza per gli orsi della Luna. La fondazione gestisce due rifugi in Cina e Vietnam, dove questi animali vengono riabilitati e accuditi per tutto il resto della loro vita. I santuari sono la casa di Buzz e Armstrong e di tanti altri orsi, finalmente liberi dallo sfruttamento.

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Fonte: Animals Asia/Instagram

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