Albero medicinale ritenuto estinto rinasce dopo mille anni grazie a dei semi trovati in una grotta

Grazie a un seme scoperto nel deserto della Giudea, un team internazionale ha fatto germogliare un albero estinto di 1.000 anni fa: le analisi hanno svelato proprietà medicinali straordinarie e un possibile legame con antiche pratiche mediche menzionate nella Bibbia

Fonte:https://phys.org/news/2024-09-medicinal-tree-successfully-grown-year.html

Un team internazionale di botanici, agricoltori e storici ha ottenuto un successo senza precedenti: la crescita di un albero maturo a partire da un seme di circa 1.000 anni fa, scoperto in una grotta in Israele. Pubblicato su Nature Communications Biology, lo studio racconta la storia della scoperta e della rinascita del seme, oltre a rivelare le prime analisi scientifiche sulla sua specie, ormai estinta.

Nel corso di scavi negli anni ’80 in una grotta del deserto della Giudea, gli archeologi hanno rinvenuto un seme antico, datato tra il 993 e il 1202 d.C. Nonostante la sua età, il reperto si è rivelato ancora vitale, spingendo i ricercatori a tentare di farlo germogliare. Piantato e curato con attenzione, il seme ha iniziato a germogliare poco tempo dopo. Oggi, dopo 14 anni, l’albero è completamente maturo e ha raggiunto un’altezza di circa 3 metri.

Proprietà medicinali uniche

L’albero, chiamato “Sheba” dal team di ricerca, si distingue per le sue foglie verdi rigogliose e la straordinaria storia che racconta. L’analisi del suo legno, resina e foglie ha rivelato composti chimici particolarmente interessanti, tra cui triterpenoidi pentaciclici, noti per le loro proprietà antinfiammatorie, e squalene, un antiossidante utilizzato anche come trattamento per la pelle.

La presenza del seme nella grotta suggerisce che le popolazioni locali coltivassero consapevolmente questi alberi, probabilmente conoscendo le loro proprietà curative. Gli scienziati ipotizzano che la resina di questo albero possa essere legata al “tsori”, una sostanza medicinale menzionata più volte nella Bibbia.

Nonostante l’albero Sheba non abbia ancora fiorito, impedendo così di studiarne le caratteristiche riproduttive, gli esperti hanno stabilito che appartiene al genere Commiphora, la stessa famiglia botanica di cui fanno parte incenso e mirra, due resine dal profondo significato storico e religioso.

L’importanza di questa scoperta va oltre la botanica, poiché rivela una linea estinta di alberi che un tempo popolava la regione, pur non essendo chiaro il motivo della loro scomparsa.

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Fonte: Nature

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