Come prendere in braccio un gatto senza fargli (e farci) male? Lo spiega la veterinaria

Sapete come prendere in braccio un gatto nel modo corretto, senza fargli del male e senza farci del male? Ecco la tecnica da seguire, partendo ovviamente da un gatto mediamente collaborativo, si intende

Si tratta di un gesto spontaneo: vediamo un micio e subito vogliamo prendere in braccio il gatto. Tuttavia questo gesto quasi inconsapevole deve essere fatto nel modo giusto. Questo per evitare di fare del male al micio e di farci male noi. Quando prendiamo in braccio un gatto dobbiamo saper riconoscere il suo linguaggio corporeo, in modo da capire se sia una manipolazione che gradisce o meno.

Come capire se il gatto vuole essere preso in braccio?

Prima di afferrare il gatto e sollevarlo in aria, dovete capire se quel micio voglia interagire con noi. Allunghiamo una mano o un dito e vediamo se il gatto si avvicina. Se il gatto appare tranquillo, con orecchie rivolte in avanti, occhi dolci, coda a punto interrogativo, ecco che potrebbe essere propenso a interagire.

Una volta presi in braccio, se il gatto si rilassa, la coda si muove pigramente, le orecchie sono rivolte in avanti, le pupille non sono dilatate, fa le fusa (occhio che a volte le fusa non indicano contentezza, bensì stress e ansia) e non si divincola, allora potrebbe gradire quella posizione.

Ma se il gatto non vuole essere preso in braccio, ecco che potrebbe manifestare uno o più di questi comportamenti:

  • combattere: le pupille si dilatano, le orecchie sono tenute all’indietro e piatte sulla testa, sibila, ringhia, graffia o morde. Il messaggio appare chiaro: non vuole stare in braccio
  • scappa: se avvicinate la mano al gatto e lui si allontana o nasconde, allora è chiaro che non vuole interagire. Nel caso lo abbiate già preso in braccio e si dimena, ecco che ci sta dicendo chiaramente che vuole scendere
  • freeze: si tratta di un comportamento che molti confondono con la postura rilassata. Il gatto è immobile, i muscoli sono rigidi: vuol dire che il gatto si è arreso perché sa che le sue azioni non servono a nulla, ma non è affatto un gatto felice
  • segnali di disagio: se in braccio o dopo che lo abbiamo rimesso giù il gatto si lecca le labbra, sbadiglia, si pulisce all’improvviso o scrolla il corpo, ecco che potrebbe essere un segnale di disagio (LEGGI anche: Troppe coccole stressano i gatti: 4 consigli per mici felici)

Come prendere in braccio il gatto nel modo corretto

Ciascun gatto ha le sue preferenze per quanto riguarda l’essere preso in braccio. Come prima cosa assicuratevi di avere a che fare con un gatto socievole. Se già soffia, ringhia, drizza il pelo, tiene le orecchie all’indietro e dimena furiosamente la coda quando vi avvicinate, ovviamente non si farà prendere in braccio.

Se invece il gatto appare disponibile, provate a seguire questi passi:

  1. Rivolgetevi nella stessa direzione del micio, in modo da non guardarlo fisso di fronte (potrebbe interpretare tale posizione come una minaccia)
  2. Accovacciatevi lentamente vicino a lui
  3. Toccate la parte superiore delle spalle, poi cercate di far scivolare la mano verso la parte esterna del corpo e sotto il petto. La punta delle vostre dita deve essere direzionata verso il muso del micio
  4. Con il vostro gomito rivolto verso la parte posteriore del felino, infilate delicatamente il posteriore del micio nell’incavo del gomito in modo da sostenere il corpo
  5. Usate ora l’altra mano libera per dare supporto al torace

A questo punto il gatto, se tranquillo e se gradisce la manovra, tenderà a sistemarsi come più gli aggrada. Alcuni stanno con le zampe penzoloni, altri vogliono un supporto per le zampe posteriori. Altri tendono ad appoggiare la testa sulla spalla, quasi arrampicandosi su di noi. In pochi, poi, amano stare a pancia all’aria in quanto l’addome è una parte molto vulnerabile.

Quando il gatto poi comincia ad agitarsi o miagola, appoggiatelo delicatamente a terra. Non aspettate che si divincoli o salti giù perché potrebbe essere un rinforzo negativo per lui.

Un consiglio: usate sempre due mani per tenere in braccio un gatto, anche se piccolino. La sicurezza prima di tutto.

Come NON prendere mai in braccio un gatto?

Ed ecco come non bisognerebbe MAI prendere in braccio un gatto:

  • afferrandolo dalla collottola: lo sappiamo, mamma gatto lo fa con i gattini. Ma prendere dalla collottola e sollevare un gatto di 5-6 kg potrebbe fargli male e rendere l’esperienza negativa per lui. Certo, il veterinario durante la pratica clinica lo fa, ma perché magari deve fare delle manovre non proprio gradite al gatto e deve mettere in sicurezza le mani da eventuali morsi
  • afferrandolo dalle due zampe anteriori e tirandolo su di peso: è una cosa che dovremmo proprio smettere di fare, sia con i gatti che con i cani. Stressiamo troppo le articolazioni della spalla, rischiando di causare danni

Ti potrebbero interessare anche:

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook