Virus Nipah, India sotto scacco: cos’è, sintomi e come si trasmette

Il virus Nipah sta preoccupando l’India con due morti a distanza di pochi mesi: scopriamo di cosa si tratta, i sintomi e come avviene la trasmissione

Il virus Nipah (NiV) è una zoonosi emergente, scoperta per la prima volta nel 1999 in Malesia, nel villaggio da cui prende il nome. Questo virus è trasmesso principalmente da pipistrelli della frutta e maiali, ma può infettare l’uomo attraverso il contatto con animali infetti o consumando alimenti contaminati da saliva, urina o escrementi di questi animali. Sebbene meno frequente, la trasmissione da persona a persona è possibile, solitamente attraverso contatti ravvicinati con soggetti infetti.

Il Nipah ha un periodo di incubazione che varia dai 4 ai 20 giorni, e i sintomi possono essere piuttosto comuni all’inizio, con febbre, mal di testa, mal di gola e dolori muscolari. Tuttavia nei casi più gravi, può portare a infezioni respiratorie acute e persino encefalite, un’infiammazione cerebrale che può risultare fatale. Il tasso di mortalità nelle epidemie precedenti è variato dal 40% al 100%, a seconda della tempestività delle diagnosi e delle capacità di gestione clinica.

Negli ultimi anni, il virus ha causato diverse epidemie contenute in Malesia, Bangladesh, India e Singapore, con casi di infezione e mortalità documentati. Di recente, in India, nello stato del Kerala, due persone sono morte a distanza di pochi mesi a causa del virus, riaccendendo l’allerta sanitaria. Le autorità locali hanno adottato misure di contenimento, chiudendo scuole e università e imponendo l’uso della mascherina nelle aree colpite, mentre decine di persone sono state messe in quarantena.

C’è il rischio che arrivi in Italia?

Attualmente non esiste un vaccino per il virus Nipah né trattamenti specifici, sebbene siano in corso studi per lo sviluppo di antivirali. La gestione dei casi si concentra principalmente sulla terapia di supporto, particolarmente necessaria per i pazienti che sviluppano gravi complicazioni respiratorie e neurologiche.

Nonostante le preoccupazioni, però, il rischio che il virus Nipah si diffonda in Italia è considerato molto basso. I pipistrelli portatori del virus non sono presenti in Europa, e i casi di trasmissione interumana sono rari. Inoltre le misure di contenimento adottate tempestivamente nei Paesi colpiti hanno finora impedito l’escalation in pandemie globali. Tuttavia gli esperti monitorano attentamente la situazione, poiché il rischio di nuove varianti del virus con maggiore trasmissibilità non può essere escluso.

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