Ti spiego come dai accesso ai tuoi dati personali ai criminali usando i social

I social espongono la nostra vita in pubblica piazza, compresi i nostri dati personali che possono essere usati dai cybercriminali per frodi e furti d’identità

I cybercriminali usano una varietà di tecniche per raccogliere informazioni personali dalle piattaforme social, che possono poi sfruttare per frodi e furti di identità. Il fenomeno è legato principalmente alla tendenza degli utenti a condividere dettagli personali online senza pensare alle possibili conseguenze.

Ad esempio postare foto e aggiornamenti sulle proprie attività quotidiane fornisce informazioni su dove ci troviamo o quando siamo lontani da casa, il che può facilitare furti fisici o digitali. Allo stesso tempo attraverso i social i truffatori possono ottenere dettagli come la data di nascita, l’indirizzo o il numero di telefono, usandoli per rispondere a domande di sicurezza e accedere a conti bancari o rubare identità.

Inoltre, usando le foto e le informazioni pubblicate sui profili, i criminali possono clonare account o impersonare la vittima per ingannare amici e familiari, spingendoli a inviare denaro o a fornire ulteriori dati personali.

Cosa bisogna fare

Una pratica particolarmente pericolosa è la cosiddetta social engineering. I criminali sfruttano la fiducia che gli utenti ripongono nei social network per inviare messaggi o e-mail ingannevoli, noti come phishing, che sembrano provenire da fonti affidabili.

Utilizzando le informazioni raccolte sui social, possono convincere le vittime a fornire accesso a dati sensibili, come le credenziali di accesso o informazioni bancarie, spesso con gravi conseguenze per la sicurezza personale e finanziaria.

Per proteggersi è fondamentale limitare la quantità di informazioni personali condivise pubblicamente sui social media e utilizzare impostazioni di privacy rigorose. Evitare di postare dettagli come indirizzi, orari di vacanza e informazioni sensibili legate alle finanze è un primo passo importante. Inoltre usare password diverse per ogni piattaforma e attivare l’autenticazione a due fattori può ridurre significativamente il rischio di attacchi.

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