Lo stoccaggio dell’idrogeno presenta sfide significative, ma soluzioni innovative come l’uso di tubature sottomarine potrebbero aprire nuove opportunità
L’idrogeno, per quanto promettente come energia pulita, presenta sfide notevoli riguardanti il suo stoccaggio, un tema che diventa fondamentale per il suo uso futuro come combustibile. La sua natura leggera lo rende difficile da contenere, poiché tende a disperdersi facilmente. Le soluzioni per lo stoccaggio sono complesse: mantenuto allo stato gassoso, richiede enormi spazi e serbatoi altamente resistenti se compresso. Se si considera l’idrogeno liquido, il problema si acuisce poiché è necessaria una compressione maggiore e temperature estremamente basse. Qualsiasi sistema, inoltre, deve essere a prova di perdite, dato il comportamento volubile di questo elemento.
Uno studio innovativo della King Abdullah University of Science and Technology propone l’uso di tubature in polietilene ad alta densità (HDPE) riempite di ghiaia o residui minerari, da posizionare sotto laghi o bacini idrici. L’idea si basa sulla capacità dell’acqua di mantenere una pressione stabile sulle tubature, riducendo la necessità di materiali costosi come la fibra di carbonio.
Requisiti per i bacini idrici
Julian Hunt, uno dei ricercatori, ritiene che i residui minerari offrano la soluzione più economica, affrontando anche il problema del loro smaltimento. La pressione dell’acqua a una certa profondità aiuterebbe a mantenere stabile la pressione interna delle tubature, riducendo la necessità di rinforzi costosi come la fibra di carbonio.
Oltre alla profondità, anche il fondo del bacino idrico o del lago deve essere sufficientemente piatto per prevenire danni alle tubature coperte dai sedimenti. Tuttavia, nonostante le prospettive promettenti, ci sono ancora ostacoli da superare prima che questa soluzione possa essere implementata su larga scala. Uno dei principali rischi riguarda la difficoltà di riparare eventuali perdite nelle tubature sommerse, come ha osservato lo stesso Hunt.
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Fonte: Nature
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