Mettersi "nei panni" dei protagonisti dei libri, immedesimandoci nelle loro vicende personali, migliora la qualità della nostra vita: la conferma in un nuovo studio
La lettura è da sempre considerata un toccasana per la mente. Oltre a essere un’attività ricreativa, leggere aiuta a ridurre lo stress, migliorare la concentrazione e stimolare la creatività.
Ma i benefici non si fermano qui. Secondo uno studio psicologico recentemente pubblicato, la lettura può favorire il benessere mentale grazie a un fenomeno chiamato “relazione parasociale”: vediamo come.
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La lettura e le “relazioni parasociali”
È risaputo che leggere ha molteplici benefici. Innanzitutto, permette di “staccare la spina” dalla frenesia quotidiana, regalando momenti di tranquillità.
Inoltre, stimola il cervello, migliorando le capacità cognitive e favorendo una maggiore empatia nei confronti degli altri. Numerosi studi hanno dimostrato che leggere regolarmente migliora la memoria, riduce il rischio di declino cognitivo e stimola la produzione di nuove connessioni neurali.
Ma c’è di più, e il nuovo studio inglese lo dimostra: la lettura non solo ci aiuta a espandere le nostre conoscenze, ma è anche uno strumento potente per coltivare il benessere emotivo.
Grazie alla capacità di immedesimarsi nei personaggi di un romanzo, i lettori sviluppano un legame intimo con le storie, che può avere un impatto diretto sulla loro salute mentale – ciò che gli psicologi chiamano “relazioni parasociali”.
Si tratta di rapporti unilaterali che si instaurano tra un individuo e una figura con cui non c’è un’interazione diretta – come per esempio un personaggio di un libro, un attore o una celebrità. Nonostante la relazione sia fittizia, le emozioni che ne derivano sono reali (e i loro benefici concreti).
Tali relazioni possono avere effetti profondamente positivi sul benessere psicologico, poiché soddisfano bisogni emotivi complessi – come il senso di appartenenza, l’autostima e la regolazione delle emozioni.
Quando leggiamo, ci troviamo spesso a vivere le emozioni dei personaggi, a seguire le loro vicende con coinvolgimento e a riflettere sulle loro scelte. In altre parole, ci mettiamo nei loro panni,
Proprio grazie a questo processo di immedesimazione possiamo esplorare parti della nostra personalità, rivivere emozioni represse o, semplicemente, trovare conforto.
Uno dei motivi per cui le relazioni parasociali possono essere così potenti è che, a differenza delle relazioni reali, non comportano rischi emotivi. Non c’è il pericolo di essere rifiutati, traditi o abbandonati.
Il personaggio rimane sempre lì, pronto a essere ritrovato tra le pagine del libro. Questo rende il legame più sicuro e prevedibile, e quindi un potente strumento di regolazione emotiva.
Questo meccanismo psicologico era noto già agli antichi Greci, che mettevano in scena a teatro drammi e situazioni complicate affinché il pubblico li vivesse e li “metabolizzasse” per tornare a vivere la propria quotidianità in modo più sereno.
L’impatto psicologico delle relazioni parasociali
Le relazioni parasociali sono particolarmente efficaci nella gestione dello stress e dell’ansia: quando una persona si sente sola o rifiutata, può trovare conforto in un personaggio di fantasia, rivivendo la storia e immaginando interazioni che non potrebbe avere nella vita reale.
Lo studio ha dimostrato che, dopo un episodio di stress sociale (come il rifiuto), molte persone si rivolgono ai loro personaggi preferiti per ritrovare equilibrio emotivo.
La stessa dinamica si osserva con celebrità o creatori di contenuti su piattaforme come YouTube o TikTok i quali, pur non interagendo direttamente con i loro fan, riescono a instaurare un legame parasociale che soddisfa i bisogni emotivi degli spettatori.
Insomma, grazie alla lettura possiamo sviluppare legami profondi e significativi con personaggi di fantasia, che ci aiutano a gestire le emozioni e a migliorare il nostro benessere psicologico.
Questi legami non solo offrono evasione, ma anche una preziosa opportunità per esplorare il nostro mondo interiore e trovare conforto nei momenti di difficoltà.
Quindi, la prossima volta che vi ritrovate a sfogliare le pagine di un buon libro, ricordate che potreste non solo essere intrattenuti, ma anche costruire un rapporto significativo con i suoi protagonisti. E questo potrebbe avere effetti molto più profondi di quanto pensiate.
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Fonte: Scientific Reports
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