In queste case di riposo gli anziani con Alzheimer e Parkinson producono birra (e i risultati sono sensazionali)

Il progetto “Hoppiness” permette alle persone con demenza e Parkinson ricoverate nelle case di riposo di ritrovare il sorriso coltivando luppolo e producendo birra

Il progetto “Hoppiness” è un’iniziativa innovativa che mira a migliorare la vita delle persone con demenza e Parkinson attraverso la coltivazione del luppolo e la produzione di birra. Nato dalla collaborazione tra l’ente di beneficenza Alive Activities e l’Università di Bristol, questo programma coinvolge i residenti di diverse case di cura a Bristol, offrendo loro un’attività che va oltre il semplice passatempo. L’obiettivo è stimolare le persone anziane, aiutandole a ritrovare parte della loro identità e a sfidare le percezioni comuni su cosa significhi vivere in una casa di riposo.

Guy Manchester, uno degli organizzatori del progetto, ha sottolineato come molte persone nelle case di cura abbiano una storia di esperienze significative e come queste esperienze vengano spesso trascurate. Le attività come il giardinaggio o andare al pub, che una volta facevano parte integrante della loro vita, vengono ora riproposte sotto una nuova forma, come la produzione di birra.

E funziona, dato che – come ha spiegato Manchester – quando hanno iniziato a coltivare il luppolo e produrre birra queste persone sono rifiorite con i partecipanti che sono sembrati riacquisire vitalità e interesse.

Aiuta a preservare il senso di sé e l’identità

Uno degli aspetti più interessanti del progetto è l’effetto positivo che ha sull’umore dei residenti. Anche se molti di loro non ricordano di aver partecipato all’attività il giorno successivo, continuano a provare una sensazione di benessere e soddisfazione.

Secondo Karen Gray, ricercatrice dell’Università di Bristol coinvolta nel progetto, mantenere attiva la mente e il corpo è fondamentale per le persone anziane, e attività come la produzione di birra aiutano a preservare il senso di sé e l’identità, spesso minacciati dalla demenza.

Oltre ai benefici cognitivi ed emotivi, il progetto favorisce anche la socializzazione tra i residenti, che iniziano a condividere ricordi legati al giardinaggio o alle bevande sociali, come la birra. Queste interazioni contribuiscono a creare un ambiente più vivace e inclusivo nelle case di cura.

L’obiettivo finale del progetto è estendere questa iniziativa ad altre strutture e gruppi attraverso la creazione di un pacchetto scaricabile. In questo modo, Alive Activities spera di continuare a sfidare le percezioni comuni sulla vita nelle case di riposo e migliorare il benessere delle persone affette da demenza in tutto il mondo.

Non vuoi perdere le nostre notizie?

Fonte: Alive Activities

Ti potrebbe interessare anche: 

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook