Marina Abramović torna in Italia con una straordinaria mostra che non puoi perdere

Prende il via la mostra di Marina Abramović "Between breath and fire". In esposizione dal 14 settembre 2024 al 16 febbraio 2025, presso il Gres Art 671 di Bergamo.

La città di Bergamo ha appena inaugurato la mostra “Breath and Fire” di Marina Abramović, ospitata nell’ex stabilimento industriale Gres art 671, trasformato in uno spazio culturale d’avanguardia. La retrospettiva raccoglie una trentina di opere, sia storiche che recenti, in un percorso che esplora la condizione umana, la solitudine e la finitezza della vita, temi centrali nella produzione dell’artista serba. Il culmine della mostra è l’installazione cinematografica “Seven Deaths”, dedicata alla celebre soprano Maria Callas.

In Italia, le esposizioni di Marina Abramović sono rare, così come le sue apparizioni pubbliche, per cui ci troviamo davanti ad una vera e propria occasione, in cui l’artista ha addirittura presentato la mostra in prima persona, con una lecture che ha dato il via all’inaugurazione del 14 settembre. Il polo culturale bergamasco, insieme alla Fondazione Pesenti, ha curato l’evento, affidando la supervisione a Karol Winiarczyk. L’allestimento si sviluppa in quattro sezioni tematiche: “The Breath” (Il respiro), “The Body” (Il corpo), “The Other” (L’altro) e “The Death” (La morte). Tutte le opere vengono presentate come elementi autonomi, ma in costante dialogo con le altre, in modo da offrire al pubblico un’esperienza immersiva e sicuramente molto coinvolgente.

Arte e performance: il mondo di Marina Abramović

Marina Abramović è una figura di riferimento nell’arte contemporanea, che ha sempre utilizzato il corpo come strumento di espressione artistica, esplorando i limiti fisici e mentali dell’essere umano. La mostra di Bergamo assicura una panoramica della sua vasta produzione artistica, dai primi lavori fino alle opere più recenti. Le installazioni video, proiettate su grandi schermi che creano un’atmosfera quasi sacrale, permettono al visitatore di ripercorrere i momenti più significativi della carriera dell’artista. Tra queste spicca “Spirit House”, del 1997, dove Abramović si frusta incessantemente inginocchiata a terra, e una ricostruzione in 3D della performance realizzata nel 2002 alla Sean Kelly Gallery di New York, in cui l’artista ha vissuto per 12 giorni all’interno dello spazio espositivo.

Altra opera di grande impatto è “Art Must Be Beautiful/The Artist Must Be Beautiful” (1975), in cui l’artista riflette, in modo ossessivo e quasi autolesionistico, sul concetto di bellezza. I video di “Mambo a Marienbad” e “Spirit House (Insomnia)” sono stati rivisitati in chiave interattiva, al fine di coinvolgere il pubblico con coreografie preparate appositamente per l’evento ed interventi improvvisati. Tale modalità di partecipazione attiva dei visitatori è un elemento distintivo delle opere di Abramović, che mira a creare una connessione diretta, profonda e reale con chi osserva.

L’opera principale della mostra, “Seven Deaths”, è un’installazione cinematografica epica e, in certi tratti, post-apocalittica, in cui Abramović rende omaggio a Maria Callas, icona dell’opera che ha profondamente ispirato l’artista sin dall’adolescenza. L’opera è stata presentata per la prima volta nel 2020 alla Staatsoper di Monaco di Baviera e successivamente in altri teatri, tra cui il San Carlo di Napoli: attraverso sette episodi di morti tragiche, Abramović mette in scena le ultime ore di alcune delle più celebri protagoniste delle opere interpretate dalla Callas, come Norma, Carmen e Madama Butterfly. Le scene sono accompagnate da assoli della Callas stessa, fattispecie che rende l’esperienza ancora più intensa e coinvolgente.

L’allestimento di “Seven Deaths” è impreziosito da tavole di alabastro retroilluminate, scolpite con le sembianze dell’artista, che incorniciano l’intero percorso. Nelle opere appaiono anche le fattezze dell’attore Willem Dafoe, che accompagna Abramović in diversi video. L’installazione rappresenta un’accurata e profonda riflessione sulla vita e la morte, temi centrali nell’opera dell’artista, e fonde in maniera unica il mondo dell’arte contemporanea con quello dell’opera lirica, utilizzando citazioni di capolavori come “Otello”, “La Traviata” e “Lucia di Lammermoor”.

Il ritorno di marina Abramović in Italia

Marina Abramovic

La mostra “Between breath and fire” segna il ritorno di Marina Abramović in Italia dopo la performance in mixed reality “The Life”, presentata a giugno a Pesaro. Anche in quell’occasione, l’artista ha sfidato i confini tra realtà e finzione, offrendo al pubblico un’esperienza inedita e totalmente immersiva. La mostra di Bergamo conferma ancora una volta il ruolo centrale di Abramović nell’arte contemporanea internazionale, dove la ricerca artistica, incentrata su temi universali come il corpo, la sofferenza e la morte, continua a interrogare e affascinare il pubblico di tutto il mondo.

Informazioni utili

La mostra “Between breath and fire” si terrà presso il Gres Art 671 di Bergamo, in Via San Bernardino 141, dal 14 settembre 2024 al 16 febbraio 2025.

Per quanto riguarda orari e giorni di apertura, si potrà accedere alla mostra dal mercoledì alla domenica, con orario 10:00 – 20:00 (ultimo ingresso ore 19:00), con chiusura il 25 e 26 dicembre 2024 ed il primo gennaio 2025, ed apertura straordinaria il 6 gennaio 2025.

Il prezzo di biglietti prevede quanto segue:

  • Intero 13 euro
  • Ridotto 10 euro (appannaggio di studenti dai 12 ai 25 anni con documento d’identità e/o tesserino universitario, over 65 anni con documento d’identità, disabili con tesserino + accompagnatore ingresso gratuito )
  • Ingresso gratuito per under 12.

Per maggiori informazioni vi rimandiamo al sito dell’evento.

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