Prima mostra in Italia del pittore post-impressionista Christopher Lehmpfuhl, colui che dipinge sotto la pioggia. "Pathos und Pastos" si svolgerà dal 24 settembre 2024 al 14 ottobre 2025 presso l'Art Forum Wurth Capena.
Indice
L’Art Forum Würth Capena accoglie per la prima volta in Italia una mostra personale di Christopher Lehmpfuhl, artista tedesco noto per il peculiare approccio alla pittura all’aria aperta. Lehmpfuhl, originario di Berlino, ha conquistato l’attenzione del collezionista Reinhold Würth, che ha iniziato a comprare le sue opere oltre vent’anni fa. La mostra, intitolata “Pathos und Pastos“, presenta quaranta lavori che offrono uno spaccato unico della sua visione artistica, da molti definita post-impressionista, caratterizzata da densi impasti di colore e una tecnica che predilige l’uso delle mani piuttosto che di pennelli o spatole.
Un artista immerso nell’ambiente
Nato nel 1972, Lehmpfuhl ha scelto un metodo pittorico che coinvolge tutti i sensi. “Ho bisogno di sentire ciò che mi circonda, di essere parte dell’atmosfera che sto dipingendo”, ha dichiarato durante l’inaugurazione della mostra. La ricerca continua del contatto diretto con l’opera e l’ambiente esterno lo porta a lavorare in condizioni estreme, all’aperto, anche quando le temperature oscillano tra i -20 e i 50 gradi. Il clima stesso ha un ruolo e finisce con l’influenzare il risultato finale delle opere, conferendo una dimensione straordinariamente originale alla sua produzione.
La mostra si articola in tre cicli pittorici distinti, ognuno dei quali esplora svariate tematiche e diversi momenti della carriera dell’artista. Il primo ciclo, Neue Mitte, è dedicato alla città di Berlino, la sua città natale. Le tele non offrono una visione idealizzata della capitale tedesca, ma ne catturano l’evoluzione, ritraendo quartieri e scorci urbani in continuo cambiamento. Un esempio emblematico di questo approccio è il trittico che Lehmpfuhl ha realizzato dal tetto del Duomo di Berlino, una delle opere più impegnative della sua carriera. Per realizzare questi dipinti, l’artista ha dovuto trasportare tutto il materiale attraverso una stretta scala a chiocciola. “Ogni giorno dipingevo un pannello, e alla fine anche i turisti erano coperti di colore”, ha raccontato con un sorriso.
L’atelier mobile e la pittura sotto la pioggia
Lehmpfuhl lavora con tele di grandi dimensioni, spesso 180×240 cm, la misura massima che il suo furgone – che funge da atelier mobile – può trasportare. Messe da parte le difficoltà logistiche, come visto l’artista non si lascia fermare neppure dalle condizioni meteorologiche avverse. “Se piove, continuo a dipingere. Il colore ad olio resiste bene”, ha spiegato.
Durante un viaggio in Islanda, Lehmpfuhl ha addirittura lavorato sotto una tempesta, con il vento che spargeva sabbia, foglie e detriti sui dipinti. Il processo di interazione tra l’ambiente e l’opera conferisce ai suoi quadri un legame profondo con il contesto in cui vengono realizzati, e dona loro una carica di significato che va oltre la semplice opera d’arte.
Nella mostra di Capena, accanto ai grandi olii dedicati a Berlino, si possono ammirare anche opere più intime, come una serie di acquerelli realizzati durante un viaggio in India, dove l’artista ha brevemente riscoperto l’uso del pennello. Uno dei momenti più toccanti della produzione recente è rappresentato dalla serie Neue Heiman, composta da sette opere in bianco e nero che Lehmpfuhl ha dedicato al lutto per la perdita dei suoi genitori, scomparsi nel 2018. Stiamo parlando di lavori, intensi e personali, che riflettono la profonda influenza che la famiglia ha avuto sulla sua carriera artistica: il padre, fisico, e la madre, pianista, lo hanno sempre incoraggiato a seguire la passione per la pittura, fin da quando, a otto anni, copiava gli schizzi degli impressionisti.
Un dialogo tra passato e presente
Lehmpfuhl si definisce un post-impressionista individuale, un’etichetta che riflette il suo legame con il passato artistico, ma anche il grande desiderio di innovazione. In molte delle sue opere si può percepire un dialogo silenzioso con artisti come Frank Auerbach, un altro berlinese, celebre per l’arte materica. Auerbach, che nel 1986 vinse il Leone d’Oro alla Biennale di Venezia, è tornato quest’anno alla manifestazione con la mostra Starting Again, ed anche Lehmpfuhl sembra voler portare avanti questa tradizione, ma con un approccio personale, che sappia unire emozione e tecnica.
Lehmpfuhl e l’Italia: un legame in crescita
Il rapporto tra Christopher Lehmpfuhl e l’Italia non è nuovo. Già qualche anno fa l’artista aveva esposto le sue opere alla Vinoteca di Vallocaia, in Toscana. “Vino e paesaggi ispirano”, ha commentato l’artista, sottolineando come l’ambiente italiano lo stimoli in modo particolare. Prossimamente, Lehmpfuhl ha in programma di tornare nel nostro Paese, e in particolare a Roma, per immortalare la bellezza della “città più bella al mondo”.
Una delle opere più intime esposte a Capena è un quadro che raffigura il carretto del nonno dell’artista, utilizzato per vendere un tipo di pane speciale con una crosta croccante chiamata “crosta di Berlino”. Lehmpfuhl ha anche recuperato la ricetta di questo pane tradizionale e ha espresso il desiderio di avviare una produzione propria, come omaggio alla sua città natale e alla sua famiglia.
Informazioni utili
La mostra avrà luogo presso l’Art Forum Wurth Capena, in Viale della Buona Fortuna 2 (nel comune di Capena, in provincia di Roma) e si svolgerà dal 14 settembre 2024 al 14 ottobre 2025.
L’evento prevede i seguenti giorni ed orari:
- lunedì – venerdì: 10.00 – 17.00
- sabato e domenica aperto solo in occasione di eventi e laboratori creativi
- festivi chiusi
Ingresso gratuito (solo su prenotazione).
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