Chicchi bianchi nelle feci di cani e gatti? Attenzione, potrebbe trattarsi di tenia

Avete notato dei chicchi bianchi nelle feci dei cani e gatti? Ebbene; quei semini bianchi potrebbero essere proglottidi di tenia. E la più frequente nei nostri animali domestici è la Dipylidium caninum, trasmessa dalle pulci

Avete notato dei chicchi bianchi nelle feci dei vostri cani e gatti? Ebbene: quei semini bianchi che sembrano chicchi di riso e che, appena emessi, si muovono, non sono niente altro che tenia. Anzi: più precisamente sono le proglottidi della tenia, i “sacchettini” che raccolgono le uova della tenia. Essendo dotati di una parete muscolare, ecco che, appena emessi, si muovono. Ma passato poco tempo ecco che queste proglottidi si seccano, smettono di muoversi e assumono una tonalità più giallastra.

Chicchi bianchi nelle feci? Potrebbe essere tenia

tenia

Nei nostri cani e gatti nel 99,99% periodico dei casi quei chicchi bianchi presenti sulle feci, attaccati all’ano o che cadono su cucce e coperte sono proglottidi di tenia, più precisamente la Dipilidyum caninum.

Il Dipilydium caninum è un cestode (un verme piatto) che colpisce sia cani che gatti. Viene trasmesso dalle pulci del cane e del gatto, il Ctenocephalides canis e felis, molto più raramente dalla Pulex irritans (la pulce dell’uomo) o dai pidocchi.

La tenia adulta si trova ancorata nell’intestino di cani e gatti. Da adulta può arrivare a una lunghezza di 70 cm. Ha un colore bianco-giallastro. La testa è attaccata tramite lo scolice alle pareti dell’intestino. Il resto del corpo è composto da segmenti chiamati proglottidi che contengono le uova e che, periodicamente, vengono emesse tramite le feci.

Il ciclo vitale della tenia del cane e gatto è abbastanza semplice. Partiamo dalle uova emesse da cani e gatti, ospiti definitivi. Queste uova sono mangiate dalle larve delle pulci, l’ospite intermedio. All’interno delle pulci la tenia si sviluppa ed ecco che, a questo punto, arriva il cane o il gatto (o l’uomo accidentalmente) che ingerisce la pulce infestata.

Arrivate nell’intestino si sviluppa l’adulto che inizia a produrre uova e proglottidi che saranno poi eliminate tramite le feci, ricominciando il ciclo da capo.

Dypilidium caninum contagia l’uomo?

In teoria sì, Dipylidium caninum può contagiare l’uomo, ma non direttamente tramite il gatto o il cane. Infatti se per errore ingeriamo una pulce infestata, esattamente come cani e gatti possiamo sviluppare la tenia. Ma le probabilità che succeda una cosa del genere sono infinitesimali.

Sintomi dell’infestazione da tenia in cani e gatti

Per quanto riguarda i sintomi della tenia in cani e gatti, normalmente si manifestano quando il numero di tenie nell’intestino diventa decisamente consistente. Molto spesso, infatti, si hanno feci formate e perfette, con cani e gatti apparentemente sani, ma con proglottidi di tenia. Diciamo che se la tenia dà problemi è perché ce n’è veramente tanta.

In generale i sintomi principali di un‘infestazione da tenia in cani e gatti sono:

Terapia e cura dell’infestazione da Dipylidium caninum

Una volta fatta diagnosi di tenia (occhio ai falsi negativi con gli esami delle feci: le proglottidi non sono espulse di continuo, dunque potrebbero esserci delle feci che non le presentano), ecco che il veterinario provvederà a prescrivervi gli appositi sverminanti adatti alla tenia. Normalmente si utilizzano prodotti che contengano Praziquantel, ma attenzione: non tutti i vermifughi in vendita, sia con ricetta che senza ricetta, sono attivi contro la tenia.

Quindi evitate il fai da te onde evitare di comprare farmaci che non hanno i principi attivi giusti.

Ultima indicazione: se il cane o il gatto ha la tenia, vuol dire che ha ingerito delle pulci infestate. Il che significa che dovrete applicare con maggior regolarità gli antiparassitari esterni attivi contro le pulci, altrimenti si reinfesterà continuamente.

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