Come e perché dovresti smettere di procrastinare il momento di andare a letto, 6 trucchi per riuscirci già da stasera

Se anche voi non riuscite a smettere di guardare la TV o scrollare sui social per mettervi a dormire, ecco alcuni consigli utili che miglioreranno la qualità del vostro sonno (e della vostra vita)

Nella società moderna, la procrastinazione non è più limitata alla sfera del lavoro o delle responsabilità quotidiane. Sempre più spesso, ci troviamo a procrastinare anche in un momento cruciale per il nostro benessere: prima di andare a dormire.

La diffusione di smartphone, piattaforme di streaming e social media ha reso fin troppo semplice cedere alla tentazione di rimandare il sonno per continuare a guardare l’ennesimo episodio di una serie o a scorrere infiniti feed di notizie.

Potrebbe sembrare un’abitudine innocua, ma gli effetti sulla salute del procrastinare l’addormentamento sono tutt’altro che trascurabili:

  • la carenza di sonno può avere un impatto diretto sulla nostra capacità di concentrazione, sull’umore e sul sistema immunitario
  • provoca una riduzione delle prestazioni cognitive e un aumento dello stress
  • a lungo termine, può favorire lo sviluppo di patologie croniche, come disturbi cardiovascolari e metabolici, peggiorando significativamente la qualità della vita
  • altera infine l’orologio biologico, rendendo più difficile svegliarsi al mattino e compromettendo la  stabilità della nostra routine quotidiana.

Insomma, non solo ci sentiamo più affaticati, ma il sonno irregolare può anche portare a una riduzione dei livelli di felicità e benessere generale che non andrebbe sottovalutata.

Per comprendere meglio la portata del fenomeno, è stato condotto su questo un sondaggio nel Regno Unito – e i risultati sono allarmanti.

Ben il 62% degli intervistati ha dichiarato di avere difficoltà ad addormentarsi rapidamente, e il 54% di dormire regolarmente meno di 7 ore per notte, ben al di sotto del minimo raccomandato dagli esperti.

Ma cosa ci spinge a rimandare il momento di andare a letto, pur essendo consapevoli degli effetti negativi? Secondo il sondaggio, il 28% delle persone procrastina il sonno per evitare ansia, stress e responsabilità che dovrà affrontare il giorno seguente.

Inoltre, il 21% degli intervistati ha attribuito il ritardo nell’addormentarsi a impegni lavorativi e familiari che si accumulano, specialmente con l’aumento del lavoro da casa.

Molti vedono il tempo trascorso davanti agli schermi come una via di fuga dalla routine stressante e soffocante, con il 39% che considera essenziale guardare la TV o scorrere sui social per rilassarsi.

Tuttavia, questa scelta porta spesso a un circolo vizioso: più rimandiamo l’addormentamento, più ci sentiamo stanchi il giorno dopo, e la sensazione di dover “recuperare tempo” si ripresenta di nuovo la sera successiva.

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Impostare una corretta routine di riposo

Se anche voi fate parte della schiera dei “procrastinatori del sonno”, è arrivato il momento di correre ai ripari e di invertire questa tendenza dannosa per la salute fisica e mentale. Ecco sei semplici strategie per iniziare combattere la procrastinazione prima di andare a letto a partire da oggi.

Impostare un buona routine di riposo, infatti, non è qualcosa che si fa immediatamente prima di andare a dormire, ma è piuttosto una serie di buone abitudini da mettere in pratica durante tutta la giornata: vediamole insieme.

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Imposta dei micro-break

Iniziamo a concederci piccole pause personali durante il giorno, in cui fare qualcosa che si piace – magari intorno all’ora di pranzo.

Anche solo 15 minuti dedicati a una passeggiata o all’ascolto di un podcast possono aiutarci a rilassarci senza compromettere il sonno serale.

Abituarsi a trovare piccoli momenti di relax durante il giorno può ridurre il bisogno di “recupero” di cui sentiamo il bisogno a tarda notte.

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Dedichiamo ogni sera almeno un quarto d’ora alla lettura di un libro. Questa attività ci permetterà di distaccarci dalle distrazioni digitali, creando un rituale che aiuta a preparare la mente al sonno.

Se non abbiamo l’abitudine alla lettura, iniziamo gradualmente (basta anche solo una paginetta a sera) e cerchiamo di fare di questa abitudine una parte fissa della nostra routine serale.

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Cammina 30 minuti al giorno

Lo ripetiamo spesso nei nostri articoli: l’attività fisica è fondamentale per il nostro benessere, e basta davvero poco per introdurla – anche una camminata nel parco o in città può essere un buon inizio.

Ritagliamoci ogni giorno una mezz’ora per fare una camminata all’aperto. In 30 minuti potremo coprire circa 3000 passi, accumulando movimento e benefici per il corpo e la mente.

Aggiungiamo l’ascolto di un podcast o di un audiolibro per rendere questa attività doppiamente utile, promuovendo sia il benessere fisico che mentale.

Cura la socialità

Le interazioni sociali sono fondamentali per il nostro benessere psicologico – e non solo. Per migliorare la qualità della nostra vita senza rinunciare a nulla, potremmo organizzare incontri durante la pausa pranzo o dopo il lavoro, anche solo per un caffè con un amico.

Avere momenti di socialità durante il giorno può aiutarci a sentirci più connessi, più soddisfatti della nostra vita e meno propensi a cercare conforto negli schermi a tarda sera.

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Dedicati alla crescita personale

La crescita personale è la chiave di volta per il nostro benessere psicofisico, poiché può rivelarsi un aiuto prezioso per conoscerci meglio, per comprendere i nostri desideri e i nostri bisogni, per migliorare la qualità della nostra vita.

Meditazione, mindfulness, diario emotivo sono solo alcune delle pratiche che possiamo introdurre nella nostra queotidianità per aumentare la consapevolezza di noi stessi.

Con il tempo e la costanza, inizieremo ad allontanarci sempre di più dalle fonti di dopamina “di bassa qualità” (come social e serie TV) che ci tengono svegli di notte.

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