Il ciclone Boris si abbatte su Europa centrale e orientale: morti, dispersi e migliaia di evacuati

Devastazioni in corso nell’Europa centrale e orientale: il ciclone Boris sta travolgendo Austria, Polonia, Romania, Repubblica Ceca, Ungheria, Slovacchia, ove si registrano morti e dispersi. E dove sono già migliaia gli sfollati. Le immagini e i video sono impressionanti

Sull’Europa centrale e orientale si è abbattuto il ciclone Boris: in Austria, Polonia, Romania, Repubblica Ceca, Ungheria, Slovacchia si registrano morti e dispersi, e sono già migliaia gli sfollati. Le immagini e i video sono impressionanti.

Come riporta 3Bmeteo, in Austria, soprattutto nella regione del Waldviertel, i danni sono significativi: il fiume Kamp ha raggiunto livelli pericolosissimi e raffiche di vento fino a 140 km/h hanno causato blackout.

Particolarmente critica la situazione del Danubio, che domani sera 16 settembre dovrebbe raggiungere il suo picco massimo, con rischio esondazione. Lo stesso fiume è a rischio anche in Croazia, dove si temono alluvioni (anche lungo il Drava).

La situazione in Polonia è forse anche peggiore: infatti la diga di Miedzygorze, in Bassa Slesia, ha ceduto, costringendo all’evacuazione di diverse aree a rischio, mentre nella Repubblica Ceca è la regione di Opava, vicino al confine polacco, che ha ordinato evacuazioni di massa a causa dell’esondazione del fiume Bílá, e in tutto il Paese circa 50.000 abitazioni sono rimaste senza elettricità.

Purtroppo in Romania le inondazioni hanno invece causato almeno quattro vittime. E anche in Germania la situazione è molto critica, con il rischio di inondazioni in aumento nei prossimi giorni, soprattutto in Sassonia e Brandeburgo.

Ma il ciclone Boris non ha portato solo piogge, ma anche nevicate decisamente fuori stagione in diverse zone dell’Europa centrale: nel nostro vicino Tirolo, per esempio, sono caduti più di un metro di neve in alta quota, un evento eccezionale per metà settembre, specialmente considerando che fino a pochi giorni prima le temperature superavano i 30°C.

Le cause di questa ondata di forte maltempo sono essenzialmente due – spiegano gli esperti – la stazionarietà della bassa pressione, cinta d’assedio dagli anticicloni sui fianchi, e l’afflusso di aria calda e molto umida dal Mediterraneo.  Un mar Mediterraneo più caldo della norma rappresenta energia per questi eventi. L’orografia delle zone montuose sta amplificando le precipitazioni che avvengono su pianure alluvionali. E non è ancora finita. Fino a martedì si prevedono ancora altre intense precipitazioni

No, non è normale.

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Fonti: 3Bmeteo / X

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