“Cose Vive”. il romanzo che svela il lato oscuro dell’industria alimentare

Quattro amici partono per la Francia in cerca di lavoro, ma si imbattono nell'orrore dell'industria agroalimentare intensiva. Munir Hachemi, autore di questo romanzo di formazione e denuncia sociale che invita alla riflessione e all'azione, si racconta ai microfoni di GreenMe

L’estate, tempo di spensieratezza e avventure, si trasforma in un viaggio di scoperta e disillusione per quattro giovani amici e studenti universitari nel romanzo “Cose Vive” di Munir Hachemi. Partiti da Madrid con l’obiettivo di guadagnare qualche soldo vendemmiando in Francia, si ritrovano catapultati nel cuore oscuro dell’industria agroalimentare, tra allevamenti intensivi e campi di mais geneticamente modificati.

Il romanzo ci trascina nel quotidiano di Munir, G, Ernesto ed Alex, costretti a confrontarsi con la durezza del lavoro, lo sfruttamento, la precarietà e la disumanizzazione. Attraverso i loro occhi, Hachemi svela le contraddizioni di un sistema che antepone il profitto al benessere degli animali e delle persone, mettendo in luce le conseguenze dell’agricoltura e dell’allevamento intensivi e dell’uso indiscriminato di sostanze chimiche.

Ma “Cose Vive“, pubblicato nel 2018 e quest’anno in Italia, non è solo una denuncia sociale. È anche un romanzo di formazione, che racconta la presa di coscienza di una generazione di fronte alle sfide del nostro tempo. I protagonisti, inizialmente ignari delle implicazioni del loro lavoro, si trovano a fare i conti con la propria coscienza e a mettere in discussione le proprie scelte.

Classe ’89, lo scrittore e traduttore spagnolo Munir Hachemi ne ha parlato ai microfoni di GreenMe.

Cose vive

“Cose Vive” affronta temi come l’agricoltura intensiva e l’uso di sostanze chimiche nelle colture, ancora oggi molto attuali. Cosa ti ha spinto a scrivere di queste problematiche nel 2018?

In realtà, all’epoca non avevo un’agenda politica precisa. L’ispirazione è nata da un’esperienza personale simile a quella narrata nel libro. Sentivo il bisogno di dare forma a quell’esperienza e la scrittura si è rivelata lo strumento perfetto. La letteratura ha una sua logica, a volte diversa dalla realtà, ma altrettanto potente nel trasmettere un messaggio.

Dunque hai vissuto in prima persona un’esperienza simile a quella del protagonista, all’interno di un allevamento intensivo?

Sì, ho fatto un viaggio estivo simile con alcuni amici. L’esperienza reale è stata diversa da quella descritta nel romanzo. La letteratura mi ha permesso di plasmare gli eventi, mantenendo l’essenza del messaggio ma adattandolo alle esigenze della narrazione. Ad esempio, nel libro il protagonista diventa vegano, mentre io, all’epoca, ho semplicemente smesso di mangiare pollo.

Il tuo libro solleva interrogativi sulla crisi ambientale e sui diritti dei lavoratori. Quanto ritieni urgenti questi problemi?

Questi problemi sono estremamente urgenti. Il capitalismo si è dimostrato incompatibile con una vita dignitosa e con la salute del nostro pianeta. È necessario un cambiamento radicale.

Quali sono, secondo te, i principali problemi dell’allevamento intensivo e dell’uso di sostanze chimiche in agricoltura?

Non sono contrario all’uso di sostanze chimiche in agricoltura, a patto che la tecnologia sia utilizzata per migliorare le nostre vite e non solo per massimizzare i profitti. Il problema è che il sistema capitalista antepone il profitto al benessere delle persone e dell’ambiente. Un esempio lampante è la persistenza della fame nel mondo, nonostante produciamo abbastanza cibo per sfamare tutti. Per quanto riguarda l’allevamento intensivo, sono totalmente contrario, sia per motivi etici che ambientali.

Cosa ti ha portato a scegliere la scrittura? Hai nuovi progetti in cantiere?

La scrittura è una passione, ma il mio lavoro principale è la traduzione. Non potrei né vorrei vivere solo di scrittura creativa. Sto lavorando a diversi progetti entusiasmanti. Il mio romanzo di fantascienza, “El árbol viene”, sarà presto pubblicato anche in inglese. Inoltre, ho completato una raccolta di racconti che il mio editore spagnolo sta valutando.

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