Una fattoria dentro i supermercati, quando frutta e verdura si coltivano e si vendono direttamente in negozio

Le fattorie dentro ai supermercati riducono l’impatto ambientale permettendo di coltivare verdure, erbe aromatiche e frutti stagionali freschi per l’acquisto

Le fattorie all’interno dei supermercati rappresentano una soluzione innovativa e sostenibile per ridurre i chilometri alimentari e l’impatto ambientale della produzione agricola. Questo modello, già in uso in Paesi come Svezia e Germania, permette di coltivare verdure a foglia verde, erbe aromatiche e persino frutti stagionali direttamente nei supermercati, riducendo così la necessità di trasporto e conservazione.

Le coltivazioni, come lattuga, basilico, coriandolo e prezzemolo, sono disponibili fresche e pronte per l’acquisto dai clienti pochi giorni dopo la semina, garantendo il massimo valore nutrizionale e gusto. Le fattorie in-store, come quelle realizzate dalla società svedese Swegreen, utilizzano avanzate tecnologie di agricoltura verticale, un sistema di controllo digitale basato su intelligenza artificiale e sensori, oltre a luci LED ad alta efficienza.

Questo consente la coltivazione in ambienti controllati, dove vengono ottimizzate le condizioni climatiche e ambientali per garantire una crescita sana e rapida delle piante. La chiusura ermetica del sistema elimina la necessità di pesticidi, poiché le colture sono protette da agenti esterni. Inoltre, l’acqua utilizzata viene riciclata, riducendo il consumo idrico del 99% rispetto all’agricoltura tradizionale.

Il funzionamento integrato e automatizzato può produrre fino a 450 piante al giorno

Una delle caratteristiche principali di queste fattorie è il loro funzionamento integrato e automatizzato, che può produrre fino a 450 piante al giorno su una superficie di soli 60 metri quadrati. Grazie all’uso di bracci robotici e sensori, i processi di crescita e raccolta sono monitorati costantemente, garantendo la massima efficienza e qualità delle colture.

Il sistema di Swegreen è configurato come un servizio in abbonamento, noto come “Farming as a Service” (FaaS), che consente ai supermercati di pagare solo per la quantità di verdure raccolte, eliminando l’esigenza di un investimento iniziale.

Queste soluzioni non sono destinate a sostituire l’agricoltura tradizionale o i piccoli produttori, ma a integrare la produzione di colture deperibili che richiedono tempi di conservazione più brevi. Con un impatto ambientale drasticamente ridotto, i supermercati che adottano questo modello offrono un’opzione a km0, sostenibile e nutriente ai consumatori, mantenendo un prezzo competitivo e migliorando l’esperienza di acquisto.

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Fonte: Swegreen

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