Scoperta una montagna sottomarina più alta del Monte Olimpo e decine di specie mai viste

I ricercatori hanno mappato una montagna sottomarina nel Pacifico meridionale osservando per la prima volta numerose specie marine rarissime

Una spedizione oceanografica guidata dallo Schmidt Ocean Institute ha scoperto una montagna sottomarina nel Pacifico meridionale, a 900 miglia al largo della costa cilena, che si erge a 3.109 metri sopra il fondale marino. Questa nuova scoperta è più alta del Monte Olimpo in Grecia e si estende su una superficie di circa 70 chilometri quadrati.

La montagna fa parte della catena montuosa sottomarina della cresta di Nazca, una regione ancora poco esplorata ma che ospita un ecosistema marino ricco e diversificato. Utilizzando un robot subacqueo e un sistema sonar, i ricercatori hanno mappato la montagna e documentato la presenza di varie specie marine, alcune delle quali sono state osservate per la prima volta in questa spedizione.

Tra queste, un raro polpo bianco, soprannominato Casper, e un calamaro del genere Promachoteuthis, filmato per la prima volta in vita. Inoltre, il team ha documentato due rari sifonofori Bathyphysa, noti anche come mostri di spaghetti volanti per il loro aspetto filamentoso.

@Schmidt Ocean Institute

L’area potrebbe essere designata come la prima area marina protetta d’alto mare

Questa scoperta è particolarmente significativa poiché solo il 26% del fondale marino globale è stato mappato con dettagliate risoluzioni come quelle utilizzate in questa spedizione. Le montagne sottomarine, come quella recentemente scoperta, rappresentano habitat cruciali per una vasta gamma di specie marine, molte delle quali potrebbero ancora essere sconosciute alla scienza.

La spedizione è stata parte di un più ampio sforzo per mappare ed esplorare la cresta di Nazca, un’area che potrebbe essere designata come la prima area marina protetta d’alto mare, secondo un nuovo trattato delle Nazioni Unite. Durante le tre spedizioni sulla cresta di Nazca, sono state mappate 25 montagne sottomarine e identificate oltre 170 nuove specie potenziali.

Le scoperte saranno condivise con l’Ocean Census, un’iniziativa internazionale volta a catalogare la biodiversità marina nascosta negli oceani. Questo lavoro è essenziale per comprendere meglio gli ecosistemi marini e contribuire alla loro protezione in un momento in cui gli oceani sono sempre più minacciati dalle attività umane.

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Fonte: Schmidt Ocean Institute

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