Mai più spettacoli di animali in cattività, Taiwan introduce uno storico divieto

Basta numeri e performance con animali. Taiwan dice no a questa forma di divertimento anacronistica e introduce una nuova normativa con divieti e restrizioni per le strutture che detengono animali in cattività

Niente più delfini che volteggiano in una vasca, tigri e altri grandi felini utilizzati a scopo di intrattenimento. A Taiwan gli spettacoli che sfruttano animali non sono più tollerati e saranno messi al bando.

Lo ha deciso il Ministero dell’Agricoltura, che proprio quest’estate ha approvato la nuova normativa contenente le misure sulla gestione dell’uso di animali marini e terrestri in cattività.

Il provvedimento dovrà essere recepito da zoo, delfinari e centri che propongono esibizioni di animali o percorsi in cui i visitatori possono interagire con le specie qui detenute. Pena sanzioni e revoca dei permessi.

È stato proprio un episodio accaduto nel 2022 in uno zoo di Taiwan ad aprire la strada a questo divieto. Nel Leofoo Village Wildlife Park, alcune persone hanno dato da mangiare a tigri e leoni dalle gabbie.

L’attività, denunciata dai gruppi di protezione animale, sicuramente non rientrava nella missione di conservazione che gli zoo dovrebbero avere. I predatori sono stati sfruttati per lucro allora e chissà in quante altre occasioni.

Il percorso della normativa è iniziato infatti nel 2022 per poi essere approvato dopo due anni. La legge prevede che strutture con animali in cattività debbano presentare una documentazione accurata sui programmi che svolgono e che coinvolgono gli animali.

I provvedimenti si applicano anche ai rifugi e agli eventi in cui vengono esposti gli animali. Chi organizza mostre con animali dovrà richiedere un’autorizzazione formale.

Attualmente, per quanto riguarda gli animali marini, a Taiwan vi sono ancora 3 centri che detengono cetacei in cattività. Fatta eccezione per il National Museum of Marine Biology and Aquarium, gli altri due parchi propongono spettacoli di delfini.

Le loro licenze scadranno nel 2026 e, sulla base delle nuove misure, non è sicuro che saranno rinnovate. Gli attivisti per la protezione animale hanno accolto favorevolmente questa novità, sebbene molti si chiedono se il regolamento sarà davvero efficace.

Sera Lim di PETA Asia ha dichiarato a media locali che bisogna fare chiarezza su cosa sia effettivamente vietato e cosa no. È possibile, ad esempio, che proprio i due parchi di Taiwan decidano di adeguarsi alle norme facendo domanda per ricevere di nuovo i permessi? Cosa accadrebbe in questo caso?

Il divieto rappresenta sicuramente un importante passo avanti nella tutela degli animali selvatici, ma gli animalisti temono scappatoie.

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