La chiave per limitare i danni del burnout è imparare a gestire im modo migliore e più efficiente lo stress che c'è dietro: ecco come fare con una strategia in quattro punti
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In un mondo che ci richiede sempre di più, dove siamo costantemente spinti a essere produttivi e a raggiungere obiettivi ambiziosi, lo stress è diventato una presenza costante nelle nostre vite.
Se non gestito correttamente, purtroppo, esso può facilmente portare al burnout, una condizione di esaurimento fisico e mentale che può avere gravi conseguenze sul nostro benessere. Prevenire il burnout è possibile – basta prendere il controllo attivo sulla sua causa, ovvero lo stress.
Riconoscere i momenti critici dello stress
Per poter gestire efficacemente lo stress, è importante capire quando si manifesta e come possiamo intervenire. Possiamo considerare lo stress da tre prospettive temporali:
- Prospettiva proattiva. Si tratta di adottare misure preventive per impedire che lo stress si manifesti. Ad esempio, se sappiamo che una determinata situazione potrebbe essere stressante, possiamo prepararci in anticipo per affrontarla nel modo migliore.
- Prospettiva concomitante. Questo approccio riguarda la gestione dello stress nel momento in cui si presenta. È il tipo di intervento che mettiamo in atto quando ci troviamo nel bel mezzo di una situazione stressante e dobbiamo reagire in tempo reale, senza poter pensare troppo.
- Prospettiva retroattiva. Infine, c’è la gestione dello stress dopo che si è verificato. In questo caso, riflettiamo su come abbiamo affrontato lo stress in passato e cerchiamo di migliorare le nostre strategie per il futuro.
Questi tre approcci non si escludono a vicenda; anzi, possono e dovrebbero essere utilizzati in modo complementare per una prevenzione efficace del burnout.
Facciamo un esempio. Un veterano di guerra potrebbe trovarsi a dover gestire lo stress post-traumatico (retroattivo), mentre un soldato in servizio attivo potrebbe dover affrontare situazioni di stress in tempo reale (concomitante); allo stesso tempo, l’addestramento militare rappresenta un esempio di gestione proattiva dello stress, preparandosi in anticipo per affrontare situazioni difficili.
Ovviamente i tre approcci non si limitano all’ambito militare, ma possono essere applicati a qualsiasi aspetto della vita quotidiana. Che si tratti di lavoro, relazioni personali o altre sfide, riconoscere e gestire lo stress in questi tre momenti può fare la differenza nel prevenire il burnout.
La soluzione per vivere senza stress
Una volta identificati i momenti critici dello stress, è importante creare un piano di azione per gestirlo. Un metodo semplice ed efficace per farlo è seguire questi quattro passaggi.
Identifica
Il primo passo è riconoscere lo stressor, ovvero la causa specifica dello stress. Ad esempio, potrebbe trattarsi di un collega maleducato che ti irrita regolarmente, del traffico mentre andiamo al lavoro, del disordine sulla nostra scrivania.
Identificare il fattore di stress è fondamentale perché ci permette di affrontarlo in modo consapevole: se non sappiamo da dove arriva il nostro disagio, come faremo a contrastarlo?
Pianifica
Dopo aver identificato la causa dello stress, è il momento di pianificare come affrontarlo. Questo potrebbe includere strategie come affrontare la persona che ci provoca stress e spiegarle come il suo comportamento ci fa sentire, prendere i mezzi pubblici per andare al lavoro.
La chiave è prendere il controllo attivo della situazione, basandosi sul concetto di avere un locus of control interno, cioè la convinzione di poter influenzare il corso degli eventi.
Esegui
Un piano è utile solo se viene messo in pratica. La prossima volta che ci troviamo in una situazione stressante, applichiamo le strategie preventive che abbiamo immaginato.
Sapere di avere il controllo, sentirsi padroni della situazione ci aiuterà a gestire meglio il problema e a ridurre l’impatto dello stress, limitando al minimo il rischio di burnout.
Rivedi
Infine, è importante valutare l’efficacia del nostro piano d’azione. Dopo aver affrontato una situazione stressante, prendiamoci del tempo per riflettere su come è andata e su cosa avremmo potuto fare meglio.
Se necessario, se notiamo che il nostro piano non ha funzionato nel ridurre al minimo l’effetto dello stress sul nostro benessere psicologico, possiamo valutare di apportare modifiche al piano per affrontare meglio situazioni simili in futuro.
Insomma, la chiave per evitare il burnout non è evitare lo stress a tutti i costi, ma imparare a gestirlo in modo efficace. Con un approccio consapevole e strutturato, è possibile affrontare le sfide quotidiane senza soccombere al peso dello stress cronico.
E la cosa migliore è che, una volta acquisita questa abilità, diventerà una parte naturale del nostro modo di affrontare la vita, migliorando il benessere generale e la resilienza.
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