Alcune piante possono contrastare i rumori e ridurre l'inquinamento acustico: scopriamo come funzionano e quali sono
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L‘inquinamento acustico è un problema sempre più rilevante nelle aree urbane e periurbane, dove il traffico stradale, ferroviario e aereo, oltre ad altre attività umane, contribuiscono significativamente a disturbare la tranquillità quotidiana. Questo tipo di inquinamento crea disagio e può anche avere effetti negativi sulla salute, provocando stress, disturbi del sonno, riduzione della concentrazione e, nei casi più gravi, problemi cardiovascolari. Per porvi rimedio esistono soluzioni naturali ed efficaci, capaci di mitigare il problema, e tra le più interessanti troviamo l’uso delle piante per l’isolamento acustico.
Il ruolo delle piante nell’isolamento acustico
Le piante, oltre a migliorare l’estetica di un ambiente, possono essere impiegate strategicamente per ridurre l’inquinamento acustico. Esse interagiscono con le onde sonore attraverso diversi meccanismi: riflessione, assorbimento, dispersione e diffrazione. Superfici dure come muri e pavimenti tendono a riflettere il suono, amplificandone l’intensità, mentre al contrario le piante, con forme più complesse e variabili, sono in grado di deviare e assorbire le onde sonore, riducendo così il livello di rumore percepito.
Ad esempio, alberi con tronchi lisci, come le querce, possono deviare le onde sonore in direzioni diverse, contribuendo a disperdere il suono. Le superfici rugose, come quelle di rami con corteccia irregolare o di foglie carnose, sono particolarmente efficaci nel diffondere il suono in molteplici direzioni, riducendo l’intensità del rumore in un punto specifico. Le superfici morbide, come quelle dei prati e delle foglie più spesse, sono invece eccellenti nell’assorbire il suono, attenuandolo significativamente.
Creare un’oasi di tranquillità con le piante
Per ridurre il rumore in un giardino o in un altro spazio esterno, è utile adottare una progettazione a strati, che preveda l’uso di piante di diverse altezze e densità. Tale disposizione crea un ambiente esteticamente piacevole e, al contempo, aiuta anche a filtrare i rumori indesiderati: l’obiettivo è quello di creare una barriera verde che possa bloccare o attenuare le onde sonore provenienti dall’esterno.
In spazi più ridotti, è possibile ottenere buoni risultati combinando arbusti e piante basse. La chiave è scegliere specie con fogliame denso e, se possibile, sempreverde, in modo che l’effetto isolante sia presente anche durante i mesi invernali. Piante con foglie larghe e fitte, come il carpino bianco o la fotinia, sono particolarmente efficaci nell’assorbire il rumore: grazie alla struttura foliare riescono a bloccare le onde sonore e a ridurne l’intensità.
Barriere verdi antirumore
Le barriere verdi, costituite da alberi, cespugli e pareti vegetali, rappresentano una soluzione naturale e sostenibile per ridurre l’inquinamento acustico. Queste barriere funzionano allungando il percorso delle onde sonore dal punto di emissione a quello di ricezione, attenuando così il rumore che arriva al destinatario. Si tratta di una tecnica molto efficace soprattutto nelle aree urbane, dove il rumore del traffico è particolarmente intenso.
Le siepi di carpino, ad esempio, sono una scelta eccellente per creare barriere antirumore. Resistente e durevole, il carpino è in grado di sopportare bene l’inquinamento atmosferico e richiede una manutenzione minima, il che lo rende ideale per l’uso lungo strade trafficate. Inoltre, grazie al suo fogliame fitto, offre un’ottima protezione acustica durante tutto l’anno.
Nella scelta delle specie vegetali per creare barriere antirumore, è importante considerare alcune caratteristiche specifiche. Innanzitutto, è preferibile scegliere piante che abbiano fogliame anche nella parte bassa del tronco, per garantire un’efficace copertura a tutte le altezze. Inoltre, le specie sempreverdi sono particolarmente utili, in quanto mantengono il loro potere isolante anche durante i mesi invernali, quando molte altre piante perdono le foglie. Infine, è importante optare per specie rustiche e resistenti agli agenti inquinanti, in modo da ridurre i costi di manutenzione e garantire una lunga durata della barriera verde.
Esempi di piante per l’isolamento acustico
Vediamo alcune piante utili per incrementare l’isolamento acustico dei vostri immobili:
- Carpino bianco (Carpinus betulus): pianta già citata in precedenza, è particolarmente apprezzata per la resistenza e per il fogliame denso, che rimane verde per buona parte dell’anno. Il carpino bianco è perfetto per creare siepi e barriere antirumore lungo strade trafficate.
- Fotinia (Photinia spp.): con foglie grandi e lucide, la fotinia è una pianta sempreverde molto efficace nell’assorbire il suono. Inoltre, è resistente e richiede poca manutenzione, il che la rende una buona scelta per giardini urbani e periurbani.
- Agrifoglio (Ilex aquifolium): l’agrifoglio è una pianta sempreverde con foglie spesse e coriacee, che offrono un’eccellente protezione acustica. È particolarmente adatto per creare barriere antirumore in giardini residenziali.
- Faggio (Fagus sylvatica): il faggio è un albero deciduo che, grazie al suo fogliame denso, offre una buona protezione acustica durante la primavera e l’estate. È particolarmente efficace se utilizzato in combinazione con altre piante sempreverdi.
- Ligustro (Ligustrum spp.): arbusto molto resistente e facile da coltivare. Le fitte foglie lo rendono idoneo per creare siepi dense e compatte, perfette per isolare acusticamente piccoli giardini.
- Bamboo (Phyllostachys spp.): il bamboo, caratterizzato da crescita rapida e fogliame denso, è una pianta eccellente per creare schermi verdi che riducono il rumore. È particolarmente indicato per giardini moderni o per creare barriere temporanee.
L’uso delle piante per l’isolamento acustico rappresenta una soluzione naturale ed efficace per migliorare la qualità della vita in ambienti urbani e periurbani. Creare barriere verdi con piante selezionate non solo contribuisce a ridurre l’inquinamento acustico, ma aggiunge anche valore estetico agli spazi esterni, migliorando il benessere psicofisico delle persone. Attraverso una progettazione attenta e l’uso di specie vegetali adeguate, è possibile creare veri e propri rifugi di tranquillità, anche nelle aree più rumorose.
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