La calda estate di Portofino non ha solo portato un afflusso di turisti, ma ha anche acceso una "guerra" tra i residenti riguardo all'installazione irregolare di condizionatori
L’installazione di condizionatori a Portofino è strettamente regolamentata dalle normative locali, ma il caldo estivo estremo ha spinto molti abitanti a cercare di bypassare le regole. La situazione è così tesa che sono emerse denunce e contro-denunce tra vicini, creando una vera e propria “battaglia dei condizionatori” tra le pittoresche palazzine del famoso borgo ligure.
A Portofino, celebre destinazione turistica e parte integrante di un parco naturale regionale, le temperature eccezionalmente alte di luglio e agosto hanno messo a dura prova i suoi 400 abitanti. La soluzione più immediata per combattere il caldo è stata l’installazione di condizionatori, ma le rigide norme locali complicano non poco questa operazione.
Per posizionare un’unità di condizionamento è infatti necessario ottenere permessi specifici, e il motore deve essere installato in modo tale da non rovinare l’estetica del borgo, che vanta un panorama considerato tra i più ricchi e suggestivi d’Italia.
Tuttavia, dietro l’apparenza idilliaca, si nasconde una crescente tensione tra i residenti, che si accusano reciprocamente di aver installato condizionatori senza le dovute autorizzazioni. La polizia ha iniziato a indagare su queste segnalazioni, per verificare la presenza di impianti irregolari.
Denunce e indagini: il lato oscuro del benessere a Portofino
Secondo un’inchiesta de La Stampa, fino a maggio di quest’anno erano stati registrati solo 22 casi di installazioni illegali a Portofino. Ma a luglio, durante nuove ispezioni, sono state scoperte altre undici violazioni, principalmente concentrate in tre strade vicine alla piazza principale. Di queste, quasi la metà sembrava essere stata installata di recente, probabilmente per far fronte alle ondate di caldo che hanno colpito la regione.
Alcuni residenti, infastiditi dal rumore o dall’aspetto estetico degli apparecchi, o forse in risposta a denunce subite, hanno inviato segnalazioni anonime alla polizia, accompagnate da fotografie incriminanti. Gli agenti hanno quindi richiesto ai trasgressori di rimuovere le unità non autorizzate, minacciando sanzioni che possono arrivare fino a 50.000 euro. In alcuni casi, i condizionatori erano stati camuffati per mimetizzarsi con gli edifici, ma questo non è bastato a evitare l’attenzione delle autorità.
In alcune situazioni, le unità di condizionamento posizionate sui tetti sono state individuate grazie al rumore che emettono, mentre altre sono state scoperte attraverso l’uso di droni, nonostante il sindaco Matteo Viacava abbia smentito l’uso di questi dispositivi in un’intervista al The Guardian. Viacava ha dichiarato che l’obiettivo principale è far rispettare le normative, per preservare la bellezza di Portofino e mantenere l’armonia visiva del comune.
Portofino, nota per i suoi negozi e ristoranti esclusivi e per il porto affollato di superyacht, continua ad essere una meta ambita dal jet-set internazionale. Tuttavia, il problema del condizionamento non riguarda i ricchi visitatori, che godono di ogni comfort sui loro yacht di lusso, ma piuttosto i residenti locali, che devono affrontare ondate di caldo sempre più intense, un fenomeno che con il cambiamento climatico è destinato ad aggravarsi. E non è escluso che in futuro le tensioni possano estendersi anche ad altre questioni, come l’eccessiva presenza di antenne paraboliche, altro tema su cui il sindaco Viacava sembra intenzionato a intervenire.
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Fonte: Comune di Portofino
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