Smog a Roma: questi sono i quartieri più inquinati della capitale (preoccupano biossido di azoto e ozono)

Marconi e Corso Francia presentano una situazione particolarmente critica per quanto riguarda l’inquinamento atmosferico nella Capitale

Il recente rapporto dell’Arpa Lazio ha rivelato preoccupanti dati sull’inquinamento atmosferico a Roma, evidenziando come alcuni quartieri della Capitale presentino livelli di biossido di azoto e ozono ben al di sopra dei limiti consentiti, ponendo seri rischi per la salute pubblica.

Nonostante un temporaneo miglioramento della qualità dell’aria dovuto alla diminuzione del traffico durante la stagione estiva, le aree urbane come Marconi e Corso Francia rimangono particolarmente critiche.

Il biossido di azoto (NO2), un inquinante che può causare irritazioni respiratorie, bronchiti e, nei casi più gravi, edemi polmonari, ha superato la soglia di sicurezza a Marconi, dove la centralina di Piazza Enrico Fermi ha registrato una media annuale di 47 microgrammi per metro cubo, oltre il limite di 40 microgrammi stabilito dalla normativa.

A preoccupare sono anche i livelli dell’ozono

Anche altre zone della città, come Corso Francia, Tiburtina e via Magna Grecia, hanno mostrato valori preoccupanti, sebbene leggermente inferiori alla soglia di allarme. L’ozono, un altro inquinante di grande preoccupazione, ha superato il numero massimo consentito di sforamenti annui a Cinecittà, con 27 superamenti contro il limite di 25.

Questo gas, noto per aggravare condizioni come l’asma e per aumentare il rischio di ictus nel lungo periodo, rappresenta un pericolo significativo per la salute degli abitanti di questa zona. È importante notare, tuttavia, che non tutte le centraline monitorano l’ozono, e in aree come Marconi, Corso Francia e Tiburtina l’assenza di dati potrebbe mascherare ulteriori criticità.

Per quanto riguarda le polveri sottili (PM10), i livelli sono rimasti entro i limiti legali in tutte le 13 stazioni di monitoraggio presenti in città, non superando il massimo di 35 sforamenti annui. Tuttavia è importante ricordare che la presenza di PM10, se combinata con altri inquinanti, come quelli sprigionati dai numerosi incendi che hanno colpito Roma quest’anno, può aggravare ulteriormente la qualità dell’aria e i rischi per la salute.

Non vuoi perdere le nostre notizie?

Fonte: Arpa Lazio

Ti potrebbe interessare anche:

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook