“SpaceX ha ripetutamente inquinato le acque del Texas”: guai in vista per Elon Musk

SpaceX di Elon Musk ha violato le normative ambientali rilasciando sostanze inquinanti in o nelle vicinanze di corpi idrici in Texas. Lo ha dichiarato un'agenzia ambientale statale

Non solo rifiuti spaziali, SpaceX genera inquinamento anche sulla terra. Anzi, in acqua. La società di Elon Musk avrebbe infatti violato le leggi ambientali in Texas, rilasciando sostanze inquinanti nei corsi d’acqua e nei terreni limitrofi durante lo svolgimento delle sue operazioni.

L’accusa arriva dalla Commissione per la qualità ambientale del Texas, cinque mesi dopo che la sezione della Environmental Protection Agency (Epa) che copre le attività del Texas e degli Stati limitrofi, aveva già informato SpaceX di aver violato il Clean Water Act, la legge federale che regola l’inquinamento delle acque.

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SpaceX potrebbe intanto ottenere presto l’autorizzazione a condurre fino a 25 lanci e atterraggi spaziali all’anno per la sua navicella spaziale Starship e per il razzo Super Heavy presso la Starbase di Boca Chica, il sito di lancio nel Sud del Texas. Ora, queste notifiche di violazione potrebbero ritardare tali approvazioni e comportare multe per SpaceX, oltre a ulteriori indagini e accuse penali.

La risposta di SpaceX

In un lungo post su X, l’azienda si è difesa all’articolo pubblicato da Cnbc affermando che le autorità di regolamentazione le avevano dato il via libera a continuare con le operazioni di lancio, nonostante le notifiche di violazione.

SpaceX ha collaborato con la Texas Commission of Environmental Quality (Tceq) per tutta la durata della costruzione e del collaudo del sistema a Starbase, al fine di individuare un approccio di autorizzazione. Il personale del Tceq era presente a Starbase per osservare i test iniziali del sistema nel luglio 2023 e il sito web della commissione mostra che SpaceX è coperta dal Texas Multi-Sector General Permit, sostiene la società di Musk.

Durante il nostro coordinamento in corso sia con il Tceq che con l’Epa, abbiamo chiesto esplicitamente se fosse necessario interrompere il funzionamento del sistema di diluvio e siamo stati informati che le operazioni potevano continuare», continua l’azienda su X, precisando anche che «dopo ogni utilizzo del sistema a diluvio, inviamo a un laboratorio indipendente e accreditato campioni del suolo, dell’aria e dell’acqua intorno alla piattaforma, che hanno sempre mostrato tracce trascurabili di qualsiasi contaminante.

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