Questa città spagnola vuole chiudere l’acqua alle case vacanza abusive per contrastare il turismo di massa

Siviglia cerca di affrontare l’emergenza overtourism annunciando il taglio delle forniture idriche a circa 5.000 alloggi turistici irregolari

Negli ultimi anni, Siviglia, come molte altre città spagnole, ha assistito a un boom degli alloggi turistici, spesso a scapito dei residenti. Il sindaco José Luis Sanz ha recentemente annunciato una serie di misure per contrastare questo fenomeno, tra cui il taglio delle forniture idriche a circa 5.000 alloggi turistici irregolari.

L’obiettivo dichiarato è quello di garantire un equilibrio tra le esigenze dei residenti e quelle del settore turistico, che è una parte fondamentale dell’economia locale. Questa decisione, simile a quelle già prese in città come Barcellona, Palma di Maiorca, e Malaga, mira a contrastare gli alloggi turistici che operano senza licenza o che non rispettano le normative vigenti.

Secondo il Comune, molte di queste abitazioni violano le regole urbanistiche, come il divieto di affittare per brevi periodi appartamenti situati oltre il primo piano. Questo ha portato il comune a intensificare i controlli, incrociando i dati del catasto con quelli delle piattaforme di affitto online per identificare e colpire gli alloggi irregolari.

Non mancano le critiche all’iniziativa

I primi alloggi interessati dal taglio dell’acqua saranno 715, situati principalmente nei quartieri centrali e nel quartiere Triana, zone particolarmente popolari tra i turisti. Nonostante le buone intenzioni, l’iniziativa ha sollevato dubbi e critiche.

L’opposizione e alcune associazioni locali sostengono che le misure siano difficili da applicare e potrebbero non essere sufficientemente efficaci per affrontare il problema. Un punto critico è la limitata capacità di ispezione, con il piano che prevede solo 10 ispezioni a settimana.

Inoltre c’è preoccupazione sulla legittimità del taglio delle forniture idriche, specialmente per quegli appartamenti dove le bollette vengono regolarmente pagate. Il Partito Socialista (PSOE), all’opposizione, ha espresso scetticismo sulla legalità di queste misure, mentre il comune ha difeso il piano sostenendo di avere il supporto dei propri consulenti legali.

Il sindaco Sanz ha respinto le critiche, affermando che queste misure hanno un forte potenziale deterrente e potrebbero spingere molti proprietari ad adeguarsi alla normativa per evitare sanzioni. Tuttavia il dibattito resta aperto, con molti residenti che chiedono una sospensione delle nuove licenze per alloggi turistici. Resta da vedere se queste misure contribuiranno a ridurre l’impatto del turismo di massa a Siviglia, o se saranno necessari ulteriori interventi per risolvere la questione.

Non vuoi perdere le nostre notizie?

Ti potrebbe interessare anche:

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook