I 100 punti più inquinati d’Italia dove è meglio non fare il bagno

Oltre il limite di legge il 36% dei campioni di acque marine e lacustri monitorate in 19 regioni: torna Goletta Verde la campagna itinerante di Legambiente. Lungo la costa, in media un punto inquinato ogni 76 km, un dato in crescita rispetto agli ultimi anni

Cattiva depurazione, scarichi abusivi e crisi climatica che provoca piogge intense e tempeste: su 394 punti campionati tra giugno, luglio e inizio agosto, il 36% è risultato complessivamente “oltre il limite” , mentre 101 sono i punti che hanno ricevuto il giudizio di “Fortemente inquinato” e 39 di “Inquinato”.

E il mare? In media si registra un punto inquinato ogni 76 km di costa. Sono i dati che emergono da Goletta Verde e Goletta dei Laghi 2024 di Legambiente in 19 Regioni italiane, giunte rispettivamente alla 38esima e 19esima edizione, che confermano come foci dei fiumi, canali e corsi d’acqua che sfociano a mare o nel lago siano i punti critici. Il 47% dei prelievi complessivi (185 su 394) delle Golette è, infatti, avvenuto presso le foci dei fiumi e nel 59% dei casi il giudizio è stato “oltre il limite” (109 su 185).

Leggi anche: Goletta Verde 2022: anche quest’anno quasi un terzo dei nostri mari (e dei nostri laghi) è inquinato

Migliori invece i risultati dei campioni prelevati nelle acque lacustri e marine sia in aree di maggior afflusso di bagnanti che in prossimità di punti critici: solo il 14% dei campioni hanno ricevuto un giudizio negativo in base alla analisi delle Golette (30 punti su 208). Novità di quest’anno anche 18 osservati speciali (14 lungo la costa e 4 nei laghi Maggiore, Orta, Trasimeno e Bolsena) punti storicamente critici dove, su 45 campioni, 32 lungo la costa e 13 nei laghi, il 69% ha mostrato concentrazioni al di sopra dei limiti di legge anche nei mesi precedenti al periodo estivo.

Cosa minaccia le nostre acque?

Dall’emergenza siccità soprattutto al sud Italia con laghi quasi in secca, ed è emblematico il caso della Sicilia, all’aumento degli eventi meteo estremi che mettono sotto stress gli impianti di depurazione, fino alla tropicalizzazione del mar Mediterraneo, specie dell’Adriatico, all’invasione delle specie aliene come il granchio blu.

I risultati di Goletta Verde e dei Laghi – spiega Andrea Minutolo, responsabile scientifico di Legambiente – risentono spesso anche delle differenti condizioni metereologiche avute nei mesi estivi di questi ultimi due anni, in cui si è passati da una condizione di siccità dominante in tutto il territorio del centro nord della penisola, con fiumi in secca e canali prosciugati, ad un’estate come quella in corso che è stata caratterizzata invece da frequenti ed abbondanti piogge che possono aver mandato in sofferenza gli impianti di depurazione. Evidenze che si sono viste soprattutto nel corso della Goletta dei laghi dove, rispetto al 2023, quest’anno è cresciuta la percentuale complessiva di punti oltre il limite di legge, passando dal 23% dell’anno scorso al 33% del 2024.

Non tutti ricordano, inoltre, che a oggi pesano sull’Italia quattro procedure di infrazione per la mancata conformità alla Direttiva Acque Reflue (91/271/CEE); l’ultima (2017/2181) è ancora in fase di istruttoria, le prime tre sono già sfociate in sentenza di condanna e in particolare la prima, risalente al 2004, è giunta fino alla sanzione pecuniaria.

I “fortemente inquinati

Sono 101 i punti dove Legambiente ha rilevato valori da bollino rosso, considerati “fortemente inquinati”.

goletta mappa

@Legambiente

Quanto alle coste marittime, al nord particolarmente critici sono (sono solo alcuni):

  • le foci dei torrenti Carrione (Carrara) e Lavello (Massa)
  • i fossi Fiumetto (Pietrasanta) e Abate (Camaiore)
  • i fiumi Versilia (Montignoso) e Brugiano (Massa)
  • la foce del fiume Entella (Chiavari-Lavagna) e del canale Sotto Piazza Garibaldi (Monterosso al Mare) in Liguria
  • la foce dell’Adige a Chioggia e del Po delle Tolle a Porto Tolle

Al centro

  • le foci del fosso Tagliata Etrusca (Ansedonia)
  • il fiume Marta (Tarquinia)
  • il rio Torto (Ardea)
  • le foci del fiume Vibrata tra Martinscuro e Alba Adriatica
  • la foce del Tordino tra Giulianova e Roseto degli Abruzzi e dell’Alento a Francavilla al Mare

Al sud:

  • le foci del torrente Asa (Pontecagnano Faiano)
  • del Tusciano (tra Pontecagnano e Battipaglia)
  • del canale di scarico di Eboli. In Molise segnalate le foci del Biferno (Termoli) e del Saccone (Campomarino)
  • la foce del fiume Nicà (Crucoli), dell’Angitola (Pizzo), del Mesima (San Ferdinando) e della fiumara Sant’Elia (Montebello Jonico) in Calabria
  • il lungomare Galatea (Aci Castello)
  • la foce del torrente Ciachea (Carini)
  • la spiaggia vicina al depuratore di Castelvetrano, sempre in Sicilia

I punti Regione per Regione:

goletta regioni

@Legambiente

Quanto ai laghi, segnaliamo soprattutto:

  • il lago di Garda (specie le foci dei torrenti Rielo e Bosca)
  • le foci del Vallone (Porto Ceresio)
  • la foce del Borlezza (Castro)
  • la foce del Toce (Verbania)
  • la foce dell’Inganna (Colico)

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