Orso bruno investito in Abruzzo: gli aggiornamenti del Parco nazionale sulla salute del plantigrado

Un orso bruno marsicano è stato investito stanotte sulla superstrada Sora-Avezzano. Fortunatamente, l'animale non ha riportato gravi ferite

*** AGGIORNAMENTO del 14/08/2024 ***

L’orso investito purtroppo è deceduto: Abbiamo perso un altro orso: morto l’esemplare investito ieri in Abruzzo

Torniamo a parlare di orsi ma stavolta ci spostiamo dal Trentino, dove la polemica in seguito all’uccisione dell’orsa Kj1 giustamente non si arresta, all’Abruzzo.

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In questa regione, stanotte intorno all’1:30, un orso bruno marsicano è stato coinvolto in un incidente sulla superstrada Sora-Avezzano, più precisamente all’altezza dello svincolo di Canistro. Si tratta di un’arteria stradale, cruciale per la connessione tra la Valle Roveto e il Parco Regionale dei Simbruini che attraversa un territorio noto per la sua importanza ecologica e la presenza stabile di orsi.

L’incidente è stato tempestivamente segnalato al numero di emergenza 112, che ha subito attivato il servizio veterinario della ASL locale. Il veterinario del Parco Nazionale d’Abruzzo è intervenuto sul luogo insieme alle squadre di emergenza per valutare la situazione.

Quando gli esperti sono arrivati, l’orso era vivo e si era rifugiato in un fitto cespuglio lungo la scarpata stradale. Scarseggiava però la visibilità a causa del buio ma anche della densità della vegetazione, il che ha reso difficile un intervento immediato.

Fortunatamente, con l’arrivo delle prime luci dell’alba e il supporto di una macchina dell’Anas, l’orso è stato spostato e si è potuto accertare che l’animale era in grado di camminare e muoversi.

Dopo una valutazione iniziale, è stato deciso di lasciare l’orso in una zona di vegetazione particolarmente fitta, dove è stato lasciato a riprendersi in tranquillità.

A dare tutte queste notizie è, come sempre, il Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise che ha condiviso un post su Facebook in cui spiega che non sono state trovate tracce di sangue né sull’asfalto né nel luogo dove l’orso si era rifugiato. Questa è senz’altro una buona notizia, poiché suggerisce che, anche se l’orso ha riportato ferite, queste non dovrebbero essere particolarmente gravi.

Attualmente, la situazione è monitorata dai Guardiaparco e dai Carabinieri Forestali, che stanno osservando l’evolversi della salute dell’orso e la sicurezza dell’area.

La presenza di orsi bruni marsicani è ovviamente un segnale positivo per la biodiversità e l’equilibrio ecologico dell’area, ma eventi come questo sottolineano l’importanza di misure di sicurezza e di educazione per prevenire incidenti futuri.

È fondamentale proteggere questa specie preziosa e per farlo occorre garantire che le infrastrutture, come le strade, siano progettate e gestite in modo da minimizzare i rischi per la fauna selvatica.

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Fonte: Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise

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