Cosa fare quando muore il cane? Le pratiche burocratiche a cui è difficile pensare in quel momento

Purtroppo è importante sapere cosa fare quando muore il cane ovvero chi deve redigere il certificato di morte e come procedere col corpo. La procedura è la stessa in tutta Italia, con piccole variazioni e limitazioni imposte dalle AST locali

Anche se non vorremmo mai pensarci, dobbiamo sapere cosa fare quando muore il cane. Purtroppo la loro durata di vita media è inferiore alla nostra e, anche se lo vorremmo tanto, i nostri amici a quattro zampe non vivono a lungo quanto noi. Fermo restando che la procedura potrebbe cambiare leggermente di regione in regione, di AST in AST e di comune in comune, ecco che c’è una precisa procedura da seguire.

Per sapere quale sia esattamente quella da seguire nella vostra zona, basterà chiedere al vostro veterinario di riferimento.

Cosa fare quando muore un cane con microchip?

Quando muore un cane, bisogna procedere per step:

  1. Constatarne il decesso dal veterinario (questo ovviamente vale se il cane è morto in casa, senza eutanasia da parte del veterinario)
  2. Farsi fare dal veterinario il certificato di morte (il veterinario deve poter vedere il corpo del cane, non basta andare dal veterinario e dirgli “Fammi il certificato, il cane è morto”. Come può sapere il veterinario se gli state dicendo la verità?)
  3. Decidere come smaltire il corpo (ne parleremo fra poco)
  4. Portare il certificato di morte entro 15 giorni ai Servizi Veterinari dell’AST di riferimento per cancellare il cane dalle liste dell’Anagrafe Canina (15 giorni è un tempo indicativo, ci sono AST che richiedono il certificato entro 2-3 giorni)

Per quanto riguarda le metodiche di smaltimento del corpo, avrete tre possibilità:

  • seppellirlo in un terreno di proprietà: attenzione, alcune AST non consentono in alcun modo la sepoltura in terreno di proprietà se il cane è stato sottoposto a eutanasia. In questo caso bisogna per forza procedere come indicato oltre. Se invece l’AST concede la possibilità bisogna ricordarsi che il terreno deve essere per forza di proprietà del proprietario del cane (non dello zio, del nonno e via dicendo) e non deve essere un giardino condominiale. Inoltre il cane non deve essere morto di malattia infettiva e non deve essere stato sottoposto a chemioterapie. In questo caso si procede come indicato oltre (LEGGI anche: Quali malattie fiutano i cani? Così riconoscono tumori e infezioni nelle persone)
  • cremarlo: ci sono diversi centri di cremazione in Italia, chiedete al vostro veterinario quali siano i più vicini in zona. In questo caso potrete optare o per la cremazione collettiva (senza restituzione delle ceneri, ma con costo inferiore) o per la cremazione singola (con restituzione delle ceneri nell’urna, ma a costo maggiore)
  • sepoltura nei cimiteri per animali: non ce ne sono ancora molti. Inoltre il limite è che dopo tot anni, come succede nei cimiteri umani, si procede con l’esumazione dei corpi (per motivi anche di spazio)

Come seppellire il cane?

Nel caso l’AST vi abbia autorizzato a seppellire il cane, ricordatevi che:

  • la buca deve essere scavata in un terreno di proprietà dell’intestatario del cane
  • il cane non deve essere morto di malattia infettiva e non deve essere sottoposto a chemioterapia
  • la buca deve essere abbastanza profonda per evitare che altri animali possano scavarvi
  • al di sotto del terreno non devono esserci falde acquifere (che potrebbero essere inquinate) o tubature (che potrebbero essere danneggiate dallo scavo)
  • la buca può essere ricoperta di calce
  • evitare di seppellire il cane in buste di plastica non biodegradabili che ne rallentano la decomposizione. Meglio seppellirli in tessuti o buste biodegradabili

Cosa fare quando muore un cane senza microchip?

Tecnicamente parlando non può esistere nessun cane senza microchip. Considerate che tutti i cani di età superiore ai 2 mesi devono avere obbligatoriamente il microchip inserito. Al massimo se muore un cucciolo al di sotto dei 2 mesi di età, ancora sprovvisto di microchip, si procede come sopra.

Quanto costa smaltire il cane morto?

Il costo dello smaltimento di un cane morto varia a seconda del fatto che ci sia l’eutanasia o meno (e anche qui varia da veterinario a veterinario, in base alla taglia del cane, se è stata fatta durante l’orario di apertura o durante orari di chiusura e festivi, se è stato richiesto un domicilio…), delle tariffe della ditta di smaltimento e dal costo del certificato e delle pratiche.

Quanto costa il certificato di morte del cane?

Non esistendo un tariffario unico nazionale, non esiste neanche un costo fisso del certificato di morte del cane. Ciascun veterinario e ciascuna AST ha i suoi costi. Chiedete sempre un preventivo prima.

Spesso è possibile che il veterinario includa il costo del certificato nella prestazione generale dell’eutanasia, soprattutto per i clienti.

Cosa NON potete fare quando muore il cane?

Quello che NON potete fare quando muore il cane è:

  • se il cane muore a casa, pretendere che il veterinario vi faccia un certificato di morte sulla fiducia, senza fargli constatare il decesso e senza vedere il corpo
  • seppellirlo in giardino senza avere prima l’autorizzazione dell’AST
  • eliminare il corpo nella spazzatura (ci sono multe di migliaia di euro per chi lo fa)
  • non portare il certificato di morte all’AST o portarlo dopo mesi

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