Il potente documentario che svela la verità dietro il mercato della carne di squalo che mangiamo senza saperlo

Il documentario Shark Preyed ci immerge nella realtà del commercio di carne di squalo, un fenomeno troppo spesso sottovalutato e ignorato

Andrea e Marco Spinelli, due fratelli italiani, stanno per lanciare un documentario che promette di fare luce su uno dei problemi ambientali più gravi: il commercio di carne di squalo. Dopo due anni di ricerche e riprese, il loro lavoro, intitolato Shark Preyed, sarà disponibile nel 2025. Questo progetto ambizioso esplora il mondo complesso della pesca di squali e delle sue implicazioni per l’ecosistema marino.

Andrea Spinelli, biologo marino, e Marco Spinelli, fotografo e documentarista, hanno viaggiato tra Italia e Spagna, due dei maggiori importatori di carne di squalo in Europa. Durante il loro viaggio, hanno documentato le pratiche di pesca e i mercati ittici per mettere in luce la crisi globale che minaccia questi predatori marini.

Ogni anno, fino a 100 milioni di squali vengono uccisi, causando un calo allarmante delle loro popolazioni e mettendo circa il 36% delle specie a rischio estinzione. Questo declino ha conseguenze devastanti per gli ecosistemi oceanici, di cui gli squali sono essenziali per il mantenimento dell’equilibrio ecologico.

Vuole anche migliorare l’immagine di questi animali spesso demonizzati

La pellicola mira inoltre a sensibilizzare il pubblico sull’impatto ambientale del commercio di carne di squalo di cui spesso non ci rendiamo nemmeno conto dato che in Italia è venduta sotto nomi ingannevoli come “Vitello di mare” e “Gattuccio”. Senza saperlo, dunque, potremmo alimentare inconsapevolmente questo orribile mercato.

Per dare qualche numero, un dato significativo è che ogni italiano consuma mediamente circa 0,2 kg di carne di squalo all’anno. Questo fatto evidenzia quanto sia importante aumentare la consapevolezza riguardo al tipo di pesce che finisce nei nostri piatti. Tra il 2009 e il 2021, l’Italia è stata il terzo maggiore importatore mondiale di prodotti di squalo, con circa 98.000 tonnellate importate.

Non è finita qui perché il documentario Shark Preyed non solo svela la realtà crudele della pesca di squali e del commercio associato, ma cerca anche di migliorare l’immagine di questi animali, presentandoli come simboli di equilibrio ecologico piuttosto che di paura.

Come se fosse un progetto di “riqualificazione” dello squalo nella società moderna, si propone di sfidare i miti e le percezioni negative sugli squali. Spesso demonizzati e fraintesi, questi animali giocano un ruolo cruciale nella salute degli oceani e sono indispensabili per la biodiversità marina.

I fratelli Spinelli sperano che il loro documentario stimoli una reazione globale per proteggere gli squali e preservare la biodiversità degli oceani. Con questo lavoro ci invitano a riflettere sull’importanza di salvaguardare questi predatori marini e a riconoscere il loro ruolo vitale negli ecosistemi oceanici, cosa troppo spesso trascurata.

Non vuoi perdere le nostre notizie?

Ti potrebbe interessare anche: 

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook