Cos’è questa storia della NASA che vuole inviare uno “sciame di api” su Marte?

La NASA introduce i Marsbee, robot volanti ispirati alla natura, che rivoluzionano l'esplorazione di Marte con la loro leggerezza, efficienza energetica e capacità di operare in sciami, garantendo robustezza e affidabilità per le missioni interplanetarie

Un esercito di robot volanti, piccoli come bombi ma con ali di cicala, è la nuova idea rivoluzionaria della NASA per esplorare Marte. Dopo il successo del rover Ingenuity, la NASA introduce i “Marsbee”, robot dotati di sensori avanzati e dispositivi di comunicazione, pronti a raccogliere dati cruciali sul Pianeta Rosso. Questo progetto, ispirato alla natura, promette di trasformare radicalmente le future missioni spaziali grazie alla loro leggerezza ed efficienza energetica.

Questi robot saranno equipaggiati con sensori avanzati e dispositivi di comunicazione per raccogliere dati scientifici e trasmetterli a un rover che funge da base operativa. L’obiettivo è massimizzare l’efficienza energetica, permettendo ai Marsbee di volare per 16 minuti utilizzando batterie commerciali.

L’ispirazione dalla natura

Il design dei Marsbee è ispirato da creature volanti capaci di coprire grandi distanze, come le farfalle Monarca e gli albatros erranti. Studi recenti hanno dimostrato che ali leggere e flessibili sono essenziali per un volo efficiente, soprattutto in atmosfere instabili come quella di Marte.

Il professor Chang-kwon Kang dell’Università dell’Alabama a Huntsville (UAH) ha sottolineato:

I risultati preliminari indicano che un bombo con ali da cicala può generare sufficiente sollevamento per rimanere sospeso nell’atmosfera marziana.

L’uso di strutture alari flessibili e di un innovativo meccanismo di raccolta energetica promettono di ridurre significativamente il consumo di energia.

I Marsbee offrono un vantaggio significativo grazie alla loro leggerezza, che li rende ideali per missioni interplanetarie. In caso di guasto di un singolo robot, il resto dello sciame può continuare a operare, garantendo robustezza e affidabilità all’intera missione. Questa innovazione non solo rende le esplorazioni spaziali più efficienti, ma aumenta anche le probabilità di successo delle future missioni su Marte, rendendo l’esplorazione del Pianeta Rosso sempre più realistica e promettente.

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Fonte: NASA

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