Diritto alla riparazione, ci siamo! Entrata in vigore la direttiva Ue: cosa prevede (e cosa cambia per i consumatori)

È entrato in vigore il provvedimento che promuove il diritto alla riparazione che impone ai produttori e ai venditori di fornire informazioni dettagliate sui costi e sulle procedure di riparazione

Il 30 luglio 2024 è una data storica per i consumatori dato che ha segnato l’entrata in vigore di una nuova direttiva dell’Unione Europea che mira a promuovere il diritto alla riparazione. Ad annunciarlo con un tweet su X è stato il commissario Ue alla Giustizia Didier Reynder.

Questa normativa, approvata dal Parlamento europeo lo scorso aprile, si propone di ridurre i costi e l’impatto ambientale associati alla sostituzione dei beni di consumo, incoraggiando i cittadini a riparare piuttosto che sostituire i loro dispositivi.

Ogni anno gli europei spendono circa 12 miliardi di euro per la sostituzione di prodotti guasti, con un significativo impatto negativo sull’ambiente dovuto alla produzione di rifiuti e all’uso delle risorse. La nuova direttiva affronta questi problemi regolamentando in modo più stringente la riparazione degli elettrodomestici e dei dispositivi tecnologici, tra cui lavatrici, lavastoviglie, televisori e smartphone.

Il provvedimento impone ai produttori e ai venditori di fornire informazioni dettagliate sui costi e sulle procedure di riparazione, con l’obbligo di offrire assistenza a un “prezzo ragionevole”. Inoltre i consumatori che optano per la riparazione anziché la sostituzione avranno diritto a un anno in più di garanzia sul prodotto riparato.

Ci sarà anche una piattaforma online per trovare i centri di riparazione

La direttiva prevede anche che i pezzi di ricambio possano essere inviati a centri di assistenza indipendenti e i produttori non potranno rifiutarsi di eseguire ulteriori riparazioni se i dispositivi sono stati riparati da terzi.

Un’altra novità è la creazione di una piattaforma online da parte della Commissione Europea che permetterà ai cittadini di trovare i centri di riparazione e i venditori di prodotti usati più vicini. Gli Stati membri dovranno implementare questa direttiva nei loro ordinamenti nazionali entro 24 mesi.

Didier Reynders, commissario Ue alla Giustizia, ha sottolineato che queste nuove regole rappresentano un passo significativo verso un consumo più sostenibile, contribuendo a un’Europa più ecologica e climaticamente neutra.

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