Investimento da 13 Milioni di Euro per il rilancio del famoso canyon: riapre Serrai di Sottoguda
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Dopo sei anni dalla devastante tempesta Vaia che il 29 ottobre 2018 colpì duramente la provincia di Belluno, i Serrai di Sottoguda, uno dei luoghi più iconici delle Dolomiti, riaprono finalmente al pubblico. Il celebre percorso, ora designato come “riserva naturale”, si estende per circa due chilometri tra il villaggio di Sottoguda e Malga Ciapela, ai piedi della Marmolada. Grazie all’iniziativa “Cantieri Aperti”, dal 31 luglio è possibile visitare nuovamente questo incantevole sito, previa prenotazione gratuita sul sito ufficiale, fino al 15 settembre. Prima della tempesta, il canyon accoglieva circa 100 mila visitatori all’anno.
Il progetto di restauro
La tempesta Vaia aveva abbattuto migliaia di alberi e reso inagibili numerose aree della provincia, tra cui i Serrai di Sottoguda, un disastro naturale che non solo aveva alterato il paesaggio, ma aveva anche inferto un duro colpo al turismo locale. Tuttavia, grazie a un significativo investimento di 13 milioni di euro da parte della Regione Veneto, è stato possibile avviare un imponente progetto di restauro.
Due milioni di euro sono stati destinati esclusivamente alla messa in sicurezza del cantiere prima dell’inizio dei lavori veri e propri, lavori che sono stati realizzati grazie alla collaborazione tra la Regione Veneto e Veneto Acque Spa, concessionaria regionale degli interventi. Il progetto è stato affidato a un’associazione temporanea di imprese bellunese, coordinata dall’impresa De Pra. Subito dopo la devastazione, il presidente Luca Zaia fu nominato commissario delegato per le opere urgenti di ricostruzione, incarico successivamente passato all’architetto Ugo Soragni, ex direttore generale dei Musei del Ministero dei Beni Culturali.
La nuova passerella e i muri di lamiera
Uno degli elementi più attesi del restauro è la nuova passerella, lunga circa 350 metri, che corre lungo i versanti della valle, ancorata alla roccia e composta da sei ponti di circa 25 metri ciascuno. La passerella permette ai visitatori di godere del percorso in tutta sicurezza, ammirando le pareti rocciose che in alcuni punti si restringono fino a quasi toccarsi.
Oltre alla passerella, sono stati realizzati dei rivestimenti in lamiera dei muri con funzione di terrapieno, interventi imprescindibili per garantire la sicurezza idraulica dell’area. La Fondazione Dolomiti Unesco ha svolto un ruolo chiave nel processo di recupero, promuovendo un concorso di idee per valorizzare le peculiarità geologiche e paesaggistiche del sito, garantendo al contempo la sicurezza idraulica.
Il ritorno del turismo internazionale
La riapertura dei Serrai di Sottoguda rappresenta una rinascita non solo per il sito naturale, ma anche per l’economia locale, fortemente legata al turismo. Il sindaco di Rocca Pietore, Valerio Davare, ha espresso grande soddisfazione per la riapertura, sottolineando come la chiusura del sito avesse creato gravi danni al turismo. Prima dell’uragano del 2018, le visite erano arrivate a 100 mila presenze annuali. Con la riapertura e il completamento dei lavori previsto nei prossimi mesi, si spera che il flusso turistico riprenda vigore, riportando visitatori da tutto il mondo in questo delizioso angolo di Dolomiti.
Per visitare i Serrai di Sottoguda, vi rimandiamo al sito ufficiale.
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