Apifobia? Ecco 9 piante che respingono naturalmente le vespe dal tuo giardino

Scopriamo 9 piante che possono trasformare il vostro giardino in una zona libera da vespe e calabroni. Ideale per chi soffre di apifobia.

Siete stanchi di essere infastiditi da vespe e calabroni? Esistono soluzioni naturali e piacevoli alla vista che possono aiutarvi a creare uno spazio esterno più tranquillo e sicuro: le nove piante che vedremo non solo abbelliscono il giardino, ma funzionano anche come repellenti naturali per vespe ed altri insetti indesiderati. Per chi soffre di apifobia, come vedremo in seguito, la presenza di questi insetti rappresenta un problema serio.
Ognuna delle piante in questione possiede particolari caratteristiche ed esigenze di cura, ma tutte condividono la capacità di respingere naturalmente vespe ed altri insetti indesiderati, senza dimenticare la bellezza e la varietà che possono donare agli ambienti.
Ecco 9 piante che respingono naturalmente vespe e calabroni dai vostri spazi verdi.

Menta

menta

La menta è una delle piante più efficaci per tenere lontane le vespe. Cresce rigogliosamente e, oltre ad essere utile in cucina per preparare rinfrescanti infusi, emana un aroma pungente che respinge non solo le vespe, ma anche ragni, formiche e zanzare.

Citronella

citronella

La citronella è conosciuta soprattutto per la sua capacità di allontanare le zanzare, ma è altrettanto efficace contro le vespe. Ha bisogno di un clima caldo per crescere bene e non tollera il gelo, quindi è perfetta per le regioni mediterranee. Anche se l’odore può non essere gradito a tutti, è sicuramente un’arma potente contro molti insetti indesiderati.

Aurone

aurone

L’aurone, noto anche come artemisia del limone, è una pianta meno conosciuta ma molto efficace. Cresce formando cespi folti e rilascia un profumo di limone che tiene lontane diverse specie di insetti, comprese le vespe. Non è una pianta che troverete spesso nei giardini, ma vale la pena considerarla per l’ottima capacità repellente.

Lavanda

lavanda giardino

La lavanda è una pianta dal profumo intenso che piace molto alle api, meno alle vespe. Anche se può richiedere qualche cura in più, il suo odore inebriante è un deterrente naturale per le vespe. Inoltre, il miele di lavanda è uno dei migliori, quindi coltivarla può avere anche benefici aggiuntivi.

Pelargonio

I pelargoni, simili ai gerani, sono un’altra ottima scelta per respingere le vespe. Producono citronellolo, una molecola dalle proprietà repellenti che è molto efficace contro le vespe e le zanzare. Per un effetto ancora più potente, provate a schiacciare le foglie e disporle in ciotole sul tavolo del giardino.

Geranio

I gerani non sono solo decorativi, ma anche utili per tenere lontane le vespe. Fioriscono da marzo a settembre, perfettamente in linea con la stagione delle vespe. Se curati correttamente, possono durare per anni, fornendo un’efficace barriera naturale contro gli insetti indesiderati.

Pianta di pomodoro

piante pomodoro

@keiphotostudio/123rf

Le piante di pomodoro sono una scelta meno comune per un terrazzo, solitamente più adatta agli orti, ma sorprendentemente efficace. Le vespe non sopportano l’odore delle foglie di pomodoro, quindi piantare qualche piantina sul terrazzo non solo aggiungerà un tocco di originalità, ma vi fornirà anche pomodori freschi e deliziosi.

Asperula

asperula

L’asperula è una pianta meno conosciuta, ma molto efficace nel respingere le vespe grazie al suo odore particolare. Preferisce le zone ombreggiate e può formare un bellissimo tappeto bianco ai piedi degli alberi da frutto. Potreste anche usarla per fare dei piccoli mazzi di fiori da posizionare in casa, per un tocco decorativo e funzionale.

Assenzio

assenzio

L’assenzio è una pianta erbacea perenne con un fogliame profumato che tiene lontane le vespe e altri insetti. È spesso usata in cucina o per la produzione di liquori, ma il suo potere repellente la rende una scelta eccellente per chi vuole creare un giardino libero da insetti.

Apifobia: di cosa si tratta

L’apifobia, o melissofobia, è una paura intensa e (non sempre) irrazionale di api, vespe, calabroni ed altri insetti simili, capaci di pungere. Questa fobia può manifestarsi in vari modi, che possono variare da un leggero fastidio, che provoca giusto qualche lieve preoccupazione, alla completa incapacità di stare all’aperto durante le stagioni in cui la presenza degli insetti in questione si fa più massiva, quindi in primavera ed in estate.
Se il fastidio o il timore per vespe e calabroni è naturalmente diffuso, vista la pericolosità e il dolore che possono facilmente provocare, per chi soffre di apifobia, la paura può diventare paralizzante ed influenzare significativamente la qualità della vita.

Cause dell’apifobia

L’apifobia può derivare da vari fattori:

  • Esperienze traumatiche: una o più esperienze negative con vespe, calabroni ed insetti dotati di pungiglione, soprattutto se durante l’infanzia, possono lasciare un’impressione duratura e svilupparsi in fobia.
  • Apprendimento vicariante: la paura può essere appresa osservando le reazioni di altre persone, specialmente se si tratta di genitori o figure di riferimento. Se un bambino vede un genitore reagire in modo eccessivamente spaventato alla presenza di un’ape, può sviluppare una paura simile.
  • Informazioni negative: notizie o racconti di incidenti gravi causati da api o vespe possono amplificare la percezione del pericolo e contribuire allo sviluppo della fobia.
  • Predisposizione genetica: alcune persone possono essere più inclini alle fobie a causa di una predisposizione genetica all’ansia e alla paura.

Sintomi dell’apifobia

I sintomi dell’apifobia possono variare in gravità e includere:

  • Ansia e Panico: sentimenti intensi di ansia o panico alla vista di api o vespe, anche se sono a distanza di sicurezza.
  • Evitamento: comportamenti di evitamento, un meccanismo di difesa in cui vengono evitate le situazioni percepite come pericolose. In questo caso, la persona potrebbe avere la tendenza nel rimanere in casa durante la stagione delle api, ed evitare parchi, giardini e altre aree dove è probabile incontrare insetti.
  • Reazioni fisiche: sintomi fisici come sudorazione, tremori, palpitazioni, difficoltà respiratorie, nausea o vertigini.
  • Pensieri ossessivi: preoccupazione eccessiva per la possibilità di incontrare api, vespe e calabroni, anche quando non ci sono motivi concreti di pericolo.

Trattamento dell’apifobia

Trattare l’apifobia può richiedere un approccio combinato di terapie comportamentali, tecniche di rilassamento e, in alcuni casi, farmaci.

La Terapia Cognitivo-Comportamentale (TCC) è una forma di psicoterapia che aiuta le persone a riconoscere e modificare i pensieri negativi e le reazioni irrazionali che alimentano la loro paura. Attraverso l’esposizione graduale, i pazienti imparano a gestire l’ansia e a ridurre la risposta fobica.

La desensibilizzazione sistemica prevede l’esposizione graduale e controllata alla fonte della paura, combinata ad alcune tecniche di rilassamento. Ad esempio, una persona potrebbe iniziare guardando immagini di api, vespe e calabroni e progressivamente esporsi a situazioni più reali, come vedeli attraverso una finestra, fino a sentirsi a proprio agio in loro presenza.

La Terapia dell’Esposizione, simile alla desensibilizzazione, è una terapia che si concentra sull’esposizione diretta e graduale alla fonte della paura, aiutando la persona a sviluppare una tolleranza e a ridurre la risposta di paura.

In alcuni casi, i farmaci ansiolitici o antidepressivi possono essere prescritti per aiutare a gestire i sintomi di ansia associati alla fobia. Tuttavia, questi sono generalmente considerati una soluzione a breve termine e non un trattamento di prima linea.

Pratiche come la respirazione profonda, la meditazione e lo yoga possono aiutare a ridurre i livelli generali di ansia e a migliorare la capacità di gestire le situazioni stressanti.

Per qualsiasi diagnosi e terapia, dovrete consultare medici e specialisti per ricevere consigli professionali e competenti.

 

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