L'allarme sembra stia lentamente rientrando, ma gli esperti ricordano che il rischio maggiore non deriva dall’ingestione dell’acqua, ma dall’inalazione delle particelle d’acqua contaminata
Continua ad essere sorvegliata speciale la Ostreopsis Ovata, la ben più nota “alga tossica” che ha destato non pochi allarmi in molte zone della Puglia.
Qui, infatti, l’Arpa regionale ha rilevato concentrazioni preoccupanti di questa microalga nelle vicinanze del Faro, lanciando un allarme rivolto soprattutto ai soggetti vulnerabili, ma anche di Bari, Santo Spirito, Giovinazzo e Molfetta.
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L’allarme è stato diffuso per prevenire rischi sanitari legati all’inalazione di aerosol marino, che può trasportare le particelle dell’alga tossica, e che può causare una serie di sintomi tra cui faringite, tosse, difficoltà respiratorie, mal di testa, nausea, raffreddore, congiuntivite, dermatite e febbre.
Stando agli ultimi report, però, la concentrazione è statisticamente in calo rispetto i giugno. Di fatto, stando agli ultimi dati Arpa, si è passati da una presenza molto abbondante a una abbondante.
Cos’è l’alga tossica e sintomi
L’Ostreopsis Ovata è un’alga di dimensioni microscopiche di origine tropicale che da alcuni anni ha colonizzato numerosi tratti costieri italiani ed è stata probabilmente introdotta accidentalmente nel Mar Mediterraneo attraverso le acque di zavorra delle navi. Si tratta di un microalga in grado di produrre una sostanza tossica che, in determinate condizioni, può provocare danni alla salute.
La tossina prodotta dall’alga ha per lo più un’azione irritativa e può avvenire per contatto diretto con l’acqua di mare (in caso di fioritura algale l’acqua assume una colorazione diversa – rosa, rossa, verde, brunastra) o, nella maggior parte dei casi, attraverso l’inalazione di un aerosol marino che si forma in presenza di forte vento e mareggiate che seguono periodi di calma.
I sintomi si presentano dopo dalle 2 alle 6 ore dopo l’esposizione e regrediscono, di norma, dopo 24/48 ore senza complicazioni. I sintomi più frequenti sono: febbre, faringite, tosse, difficoltà respiratoria, cefalea, raffreddore, lacrimazione, dermatite, nausea e vomito. In caso di contatto con l’alga, è fondamentale sciacquare abbondantemente con acqua di mare e rivolgersi a un medico.
Dove si trova in Puglia
Oltre a Bari e provincia, dove la presenza dell’alga è stata segnalata nell’area di San Giorgio, si è registrata una presenza moderata a Santo Spirito, Giovinazzo e Molfetta. L’elenco prosegue con la località con presenza “scarsa”, cioè Monopoli, e quella “discreta”, nel sito della ditta IOM-ex Sansolive.
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