La camminata con l’esoscheletro di questo ex tennista paraplegico portando la fiamma olimpica ti emozionerà

Kevin Piette è su una sedia a rotelle da 11 anni dopo che un incidente gli ha spezzato la carriera sportiva: ora con un esoscheletro ha portato la fiamma olimpica

L’avvicinamento alle Olimpiadi di Parigi 2024 è stato segnato da un evento che ha toccato il cuore di molti. Kevin Piette, un ex tennista francese che ha trascorso gli ultimi undici anni su una sedia a rotelle a causa di un grave incidente stradale, ha scritto una nuova pagina della sua straordinaria storia di resilienza.

Con il supporto di un esoscheletro avanzato, Piette ha avuto l’onore di portare la fiamma olimpica, un gesto che ha emozionato i presenti e gli utenti sui social, dove i video del tedoforo sono rapidamente diventati virali.

Nel 2013 l’incidente aveva messo fine alla carriera sportiva di Piette, trasformando la sua vita quotidiana e imponendogli una lunga riabilitazione. Tuttavia il 35enne non si è arreso e ha trovato una nuova strada attraverso la tecnologia. Grazie all’esoscheletro, un dispositivo robotico che gli consente di stare in piedi e camminare, Piette ha potuto realizzare un sogno che sembrava impossibile: partecipare alla cerimonia olimpica.

Piette ha dedicato gran parte della sua vita alla ricerca e al miglioramento degli esoscheletri

L’emozionante momento si è svolto a Poissy, poco prima dell’inizio ufficiale dei Giochi Olimpici. Il video del suo cammino con la torcia ha subito conquistato il web, accumulando milioni di visualizzazioni. L’immagine di Piette che cammina con determinazione sostenuto dal pubblico in visibilio rappresenta una celebrazione della sua grandissima forza d’animo.

Kevin Piette è un pioniere nell’ambito delle tecnologie assistive. Ha dedicato gran parte della sua vita alla ricerca e al miglioramento degli esoscheletri, partecipando a competizioni come il Cybathlon, che sfidano i limiti delle tecnologie per le persone con disabilità.

La sua partecipazione come tedoforo non solo celebra il suo personale trionfo, ma serve anche a promuovere l’adozione e il progresso delle tecnologie assistive, dimostrando che la determinazione e l’innovazione possono trasformare le sfide in opportunità. Il suo percorso a Parigi 2024 è un potente promemoria di quanto lontano possiamo arrivare quando la scienza e la volontà umana si incontrano.

Non vuoi perdere le nostre notizie?

Ti potrebbe interessare anche: 

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale