Identificata l'orsa trovata morta con il suo cucciolo in Trentino. Tuttavia, la dinamica dell'evento va ancora chiarita Lo chiedono gli animalisti, preoccupati per l'incolumità della fauna della regione alla luce delle conferme delle uccisioni di MJ5 e F36 e delle condanne a morte degli altri plantigradi, ultimo KJ1
È notizia di qualche giorno fa l’identificazione della femmina d’orso ritrovata senza vita assieme ai resti del suo cucciolo nei boschi vicino a Covelo, nel comune di Vallelaghi, Trentino. L’orsa rinvenuta sul territorio era F12.
Ne dà notizia la Provincia autonoma di Trento in una nota stampa. A individuare la carcassa era stato un residente, secondo quanto da un primo comunicato. Nel testo si faceva presente con quasi certezza che l’accaduto fosse da ricondurre alle interazioni con altri orsi maschi, ipotesi che le associazioni animaliste fanno fatica ad accettare.
Se è vero che in natura gli orsi maschi possono attaccare i cuccioli per accoppiarsi con le loro madri una volta sole, come spiegato dal Servizio faunistico provinciale, è anche vero che in Trentino diversi orsi non sono morti per cause naturali.
Non si tratta di una casualità, ma di decessi sospetti. Lo hanno confermato anche le indagini condotte sui corpi di dei due orsi, MJ5 e F36. I due plantigradi sono stati uccisi. Potrebbe essere accaduto lo stesso a mamma orso e al suo orsacchiotto?
Se lo domandano con insistenza le associazioni animaliste, che hanno chiesto di conoscere l’identità dell’orsa. Sicuramente colpisce il fatto che questa femmina d’orso fosse stata protagonista di un falso attacco a una donna con 3 bimbi e di un inseguimento a un ciclista.
Ora è stata trovata morta. Casualità? La Pat sembrerebbe aver già archiviato il caso collegandolo a comportamenti naturali dei selvatici, ma bisogna chiarire le dinamiche dell’evento prima di giungere a conclusioni affrettate e più o meno convenienti.
L’Organizzazione internazionale protezione animali (OIPA) presenterà istanza di accesso agli atti. C’è grande preoccupazione per l’incolumità degli orsi in Trentino, su cui incombono il pericolo bracconaggio o le ordinanze di abbattimento firmate dalle istituzioni.
L’ultimo caso è quello di KJ1, l’orsa uccisa perché “pericolosa”, accusata di aver ferito un turista francese lo scorso 16 luglio per proteggere i suoi piccoli.
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Fonti: Oipa – Provincia autonoma di Trento
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