Laguna di Orbetello in sofferenza per il grande caldo: moria di pesci ed estese macchine anossiche

Le temperature elevatissime nella laguna di Orbetello stanno provocando grande sofferenza all’ecosistema con morie di pesci e un incremento di macchie anossiche

La laguna di Orbetello, in provincia di Grosseto, sta affrontando un periodo di grande stress ambientale a causa delle elevate temperature estive. Il sindaco di Orbetello, Andrea Casamenti, ha recentemente segnalato via social un incremento delle macchie anossiche, particolarmente estese nella zona di ponente e in misura minore a Levante.

Queste condizioni hanno portato a una significativa moria di pesci, una situazione che si ripete ogni estate da otto anni. Il primo cittadino ha sottolineato l’importanza del monitoraggio continuo della laguna, con un comitato scientifico che si riunirà domani per valutare e discutere la situazione. Sarà incaricato di controllare attentamente lo stato della laguna per tutta la settimana, in un tentativo di mitigare gli effetti del caldo e prevenire ulteriori danni alla fauna ittica e all’ecosistema.

A fargli eco è stato il consigliere delegato alla Laguna Roberto Berardi che ha spiegato come siano stati giorni complicati per la Laguna. La situazione è costantemente monitorata anche attraverso riprese aeree per cui sono stati utilizzati dei droni, ma le temperature elevate hanno provocato l’esplosione della fioritura dell’alga valonia che contribuisce in modo importante ai fenomeni anossici.

Servono almeno 5 milioni all’anno per 10 anni

La laguna di Orbetello è un ecosistema delicato e la sua gestione è fondamentale per preservare la biodiversità locale. Fondamentale è reperire il prima possibile le risorse, almeno 5 milioni all’anno per 10 anni, per risolvere i problemi della Laguna. Sono già attivi gli strumenti di prevenzione: raccolta delle alghe anche in inverno e tempestiva attivazione delle idrovore.

Tuttavia la legge sulla gestione della laguna, nonostante un consenso bipartisan, è bloccata al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. Questo stallo legislativo è stato duramente criticato da Marco Simiani, capogruppo del Partito Democratico in Commissione Ambiente di Montecitorio. Simiani ha richiesto l’intervento del presidente della Commissione Ambiente, Mauro Rotelli, e ha esortato il governo a sbloccare l’iter per l’approvazione della legge, sottolineando che ulteriori ritardi non sono più tollerabili dato il contesto di emergenza.

Simiani ha ricordato che la proposta di legge è stata presentata nell’ottobre 2022 e solo a novembre 2023 è stata calendarizzata. Dopo l’adozione del testo base a gennaio 2024, sono iniziate le consultazioni con i ministeri competenti, ma il processo si è poi arenato.

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