Babesiosi: se nel tuo cane noti questi sintomi e questo eritema potrebbe avere la Piroplasmosi

Fra le malattie da zecche nel cane troviamo anche la Babesiosi. Nota anche come Piroplasmosi canina, andiamo a scoprire le cause, i sintomi e la terapia di questa malattia assolutamente da conoscere

Fra le malattie da zecche non dimentichiamoci della Babesiosi nel cane. Nota anche come Piroplasmosi canina si tratta di una malattia con sintomatologia più o meno grave e più o meno acuta a seconda del tipo di Babesia coinvolta. E sì, anticipiamo già che alcune Babesie possono colpire anche l’uomo.

Babesiosi cane: cause

La Babesiosi è una malattia causata da protozoi che fanno parte del genere Babesia e Theileia, ordine Piroplasmidae e phylum Apicomplexa. La trasmissione avviene tramite il morso di zecca e distinguiamo diversi tipi di babesie:

  • grandi Babesie: sono la Babesia canis, dalle dimensioni maggiori (2×5 micron dentro gli eritrociti, di cui ne occupano quasi tutto lo spazio)
  • piccole Babesie: sono la Babesia gibsoni, dalle dimensioni minori (1×3 micron dentro gli eritrociti)

A sua volta la Babesia canis ha tre sottospecie che si distinguono anche per la differente patogenicità:

  • Babesia canis rossi: questa sottospecie si trova soprattutto in Sud Africa e causa una grave sintomatologia
  • B. canis canis: questa sottospecie si trova in Europa e causa solitamente sintomi meno gravi, anche se in alcuni casi può causare grave sintomatologia
  • Babesia canis vogeli: questa sottospecie si trova sia nella parte meridionale dell’Europa che nelle zone tropicali e subtropicali, causa forme cliniche asintomatiche o lievi

In Italia troviamo le ultime due e anche la B. gibsoni.

Modalità di trasmissione della Piroplasmosi

La piroplasmosi si trasmette tramite il morso di zecche infette. Solitamente la trasmissione avviene a opera di zecche dure. In Europa parliamo soprattutto di:

  • Dermacentor reticulatus
  • Dermacentor marginatus
  • Rhipicephalus sanguineus
  • Ixodes hexagonus

Le zecche si trasmettono i piroplasmi sia tramite le uova, sia da uno stadio di sviluppo all’altro. Quindi sia adulti che ninfe sono infette.

Patogenesi della Babesiosi nel cane

Per quanto riguarda lo sviluppo della malattia, una zecca infetta morde il cane e, durante il pasto di sangue, trasmette le Babesie. Queste arrivano nel sangue e il parassita si appiccica ai globuli rossi. Questi lo inglobano e qui dentro il parassita si riproduce formando dei merozoiti. Alla fine l’eritrocita si romperà, liberando merozoiti nel sangue, i quali invaderanno altri globuli rossi.

Il che provoca anemia emolitica, causata da:

  • danno diretto da rottura del globulo rosso
  • danni ossidativi all’eritrocita (tipici delle piccole Babesie)
  • eritrofagocitosi e formazione di anticorpi contro gli eritrociti (si parla di anemia emolitica immunomediata)

Si possono poi manifestare anche aumento di volume della milza, emodiluizione, insufficienza renale ed epatica, shock, CID e morte.

Particolarmente grave la sintomatologia a carico dei cuccioli. Inoltre i cani che guariscono, dal punto di vista clinica, rimangono portatori per mesi o anche per tutta la vita. Il che li trasforma in reservoir dell’infezione.

A complicare le cose, poi, ci si mette il fatto che, spesso, oltre alla Babesiosi, sono presenti anche altre malattie da zecche come l’Ehrlichia canis (il questo caso avremo una trombocitopenia più grave), Bartonellosi o Rickettsiosi. (LEGGI anche: Malattia di Lyme nel cane, sono una veterinaria e ti spiego a quali sintomi fare attenzione)

Esiste la Piroplasmosi nell’uomo?

Sì, tecnicamente la piroplasmosi è una zoonosi, quindi può trasmettersi all’uomo, sempre tramite il morso della zecca. In linea generale, però, le specie responsabili della piroplasmosi canina tendono a non causare malattia nell’uomo.

Nell’uomo sono segnalati casi di infezione da Theileria annae, una piccola Babesia simile alla B. microti, una specie tipica dei roditori. Proprio la B. microti, negli Stati Uniti, è la principale causa di babesiosi nell’uomo. In Europa, invece, sono segnalati casi da B. divergens anche nell’uomo, pur essendo l’agente causale della piroplasmosi bovina.

Sintomi della Babesiosi nel cane

La gravità della sintomatologia da piroplasmosi dipenderà anche dalla sottospecie coinvolta. Idem dicasi per la durata del periodo di incubazione che, in media, è di 1-3 settimane. Nelle forme iperacute e gravi, però, la durata è anche minore.

Questi sono i sintomi di Babesiosi nel cane a cui prestare attenzione:

  • febbre acuta e alta
  • anoressia
  • dimagramento
  • anemia
  • trombocitopenia
  • aumento di volume della milza
  • ittero
  • emoglobinuria, definita anche come “urine color Coca-Cola”
  • dolori muscolari
  • insufficienza renale
  • morte

Altri sintomi che, però, si manifestano più raramente sono:

  • vomito
  • collasso
  • intolleranza all’esercizio fisico
  • edema
  • ascite
  • emorragie
  • sintomi neurologici

Esiste anche una forma cronica con sintomi come:

  • febbre non alta
  • dimagramento
  • abbattimento
  • letargia
  • insufficienza renale
  • problemi respiratori

Diagnosi di Babesiosi

La diagnosi di piroplasmosi avviene a seguito di visita clinica, anamnesi ed esami del sangue (l’anemia inizialmente sarà normocitica e normocromica non rigenerativa, poi diventerà macrocitica e ipocromica, rigenerativa). In fase acuta è possibile ritrovare negli strisci ematici i globuli rossi invasi dalle Babesie. Nei casi dubbi, nei quali non si riescono a evidenziare i merozoiti negli eritrociti, è possibile ricorrere a test sierologici e PCR. Attenzione solamente ai falsi negativi.

Terapia della Piroplasmosi nei cani

La cura per la Babesiosi nel cane prevede l’iniezione di imidocarb. Deve essere impostata anche terapia di supporto e sintomatica, in base alla gravità dei sintomi. Bisogna però ricordarsi che, anche se il cane guarisce, è altamente probabile che rimarrà portatore. Il che vuol dire che ogni volta che diminuiranno le difese immunitarie, potrebbe avere delle ricadute.

Come evitare questa malattia? Ricordandoci di applicare regolarmente e correttamente gli antiparassitari per cani attivi anche contro le zecche.

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