Così gli orsi polari affrontano le temperature roventi allo Zoo Safari di Fasano (nell’indifferenza di tutti)

Le condizioni degli orsi polari allo Zoo Safari di Fasano sono drammatiche: costretti a vivere con temperature di 40 gradi e in spazi inadeguati, gli animali mostrano segni evidenti di disagio

Siamo di nuovo a parlare, per l’ennesima volta, delle condizioni in cui versano gli orsi polari rinchiusi nello Zoo Safari di Fasano. Animali che qui certo non dovrebbero stare, così lontani dai loro habitat e che nelle stagioni più calde soffrono per le temperature record che raggiungono le loro gabbie.

Recentemente alcuni turisti hanno segnalato la grave situazione degli orsi a Maurizio Lombardi Leonardi, Responsabile Dipartimento Nazionale Tutela e Benessere degli Animali, che ha denunciato la cosa sui social. Le immagini scattate non possono essere pubblicate per questioni di privacy, ma mostrano chiaramente animali in uno stato deplorevole.

Gli orsi sono costretti a vivere in una pozza d’acqua bollente, e girano in cerchio come automi, evidenziando un chiaro segno di disagio psicologico e fisico. I proprietari dello zoo sembrano credere che dipingere il recinto di blu, aggiungere un getto d’acqua e alcuni tronchi siano sufficienti per garantire il benessere degli orsi polari facendo loro credere di essere nel loro habitat naturale.

Vere e proprie prigioni

Tuttavia queste misure risultano del tutto inadeguate, considerando le temperature estreme e le necessità specifiche di questi animali abituati a climi molto più freddi. Data la gravità della situazione, Leonardi ha fatto sapere che si impegnerà a recarsi personalmente allo zoo per monitorare da vicino le condizioni degli orsi polari.

Insomma ci presentano gli zoo come un luogo da sogno con gli animali che sono felici di posare per le foto e di far divertire i bambini, ma la realtà è questa. Gabbie piccolissime, temperature roventi, vere e proprie prigioni in cui vivere una vita che non è vita.

Condizioni che troppo spesso volutamente ignoriamo, portando i nostri figli ad ammirare una “meraviglia” che non lo è affatto. E mentre noi paghiamo i biglietti per assistere a questo “spettacolo” gli animali soffrono queste violenze senza fine.

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