Creare qualcosa con le proprie mani è un'esperienza estremamente gratificante: un fenomeno che i ricercatori americani hanno chiamato efffetto IKEA
Viviamo in un’epoca di comodità eccessive, in cui quasi tutto nelle nostre vite viene fatto in modo automatico, e ciò che non lo è ancora può essere delegato a terzi senza troppo sforzo (e senza troppa spesa).
Possiamo acquistare cibo già pronto, farci lavare e stirare il bucato, lasciare che la macchinetta automatica prepari il caffè per noi, “commissionare” all’intelligenza artificiale testi o immagini, farci portare la spesa a casa e molto altro.
In un mondo sempre più automatizzato, in cui ciò che accade attorno a noi ha poco o nulla a che fare con le nostre competenze e con il nostro lavoro manuale, si è perso quel piacere estremamente gratificante che deriva dall’aver fatto una cosa da soli, con le proprie mani.
Manualità e amore: l’Effetto IKEA
Vi è mai capitato di acquistare e montare un mobile IKEA? Il brand svedese ha fatto del fai-da-te il proprio marchio di fabbrica mettendo tutti i suoi clienti nelle condizioni di riuscire, con un piccolo aiuto, a montarsi da soli armadi, cassettiere, librerie e molto altro.
La sensazione di immensa soddisfazione che si prova nel vedere il proprio mobile costruito, dopo ore di lotta con chiavi inglesi e istruzioni indecifrabili, è facile da immaginare e così chiara nella mente da aver dato il nome a un fenomeno scientifico scoperto dai ricercatori americani: l’effetto IKEA, appunto.
Questo effetto non si limita solo ai mobili: può applicarsi a qualsiasi cosa che richieda un certo sforzo da parte nostra – come cucinare una nuova ricetta, dipingere un quadro, creare un centrino all’uncinetto e così via.
In generale, l’effetto IKEA descrive la tendenza delle persone ad apprezzare maggiormente un prodotto che hanno assemblato o creato con le proprie mani rispetto a uno già pronto.
In altre parole, più fatica ci mettiamo per creare qualcosa, più amiamo il risultato. Ma perché questo accade? I ricercatori dell’Università di Harvard suggeriscono tre ragioni principali.
Innanzitutto, lo sforzo fisico e mentale investito nella creazione di un oggetto aumenta il nostro senso di possesso: percepiamo l’oggetto come un’estensione di noi stessi, un prodotto della nostra abilità e ingegno, proprio in virtù del fatto che lo abbiamo costruito noi.
In secondo luogo, un’attività manuale creativa richiede un certo livello di coinvolgimento attivo: dobbiamo seguire le istruzioni (o la ricetta, o i passaggi di un tutorial), risolvere i problemi e superare le sfide. Tutto questo ci porta a conoscere meglio l’oggetto e ad apprezzarne la complessità.
E ancora, l’effetto IKEA ci porta a cambiare il valore che diamo al frutto del nostro lavoro rispetto a qualcosa di già comprato: quando investiamo tempo ed energie in qualcosa, tendiamo a valutare l’oggetto di più perché al nudo costo del materiale aggiungiamo il nostro impegno.
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Altri vantaggi della manualità
Oltre ad aumentare il valore dei nostri oggetti e a garantirci un grande senso di gratificazione, la manualità porta con sé altri vantaggi per il nostro benessere psicofisico:
- Riduzione dello stress. Impastare, dipingere o costruire qualcosa con le proprie mani richiede una concentrazione totale sul presente che distogliennla mente dai pensieri negativi e dalle preoccupazioni quotidiane: questo stato di focus mentale induce un naturale rilassamento, contrastando l’ansia e lo stress e abbassando i livelli di cortisolo, l’ormone ad esso associato
- Stimolazione cognitiva. Mantenere le mani e la mente impegnate in attività che richiedono coordinazione, problem solving e creatività aiuta a mantenere il cervello attivo e in allenamento. Questo contrasta il declino cognitivo e aiuta a prevenire malattie neurodegenerative come l’Alzheimer e la demenza
- Miglioramento delle capacità motorie. Che si tratti di cucire un orlo, di modellare un vaso o di suonare uno strumento musicale, le attività manuali richiedono una certa manualità e destrezza: praticarle con costanza migliora la coordinazione occhio-mano, la motricità fine e la capacità di compiere movimenti precisi.
- Rinforzo del legame mente-corpo. Nel mondo digitale di oggi, tendiamo a vivere in modo slegato dal nostro corpo: le attività manuali ci riportano in contatto con la nostra fisicità, creando una maggiore consapevolezza di sé e del proprio corpo.
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Fonte: Harvard Business School
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