In Scozia c’è stato uno dei più grandi spiaggiamenti di globicefali: 77 animali morti (e ora non si sa come smaltirli)

Nelle Orcadi si sono spiaggiati 77 globicefali: solo 12 erano ancora vivi, ma sono stati soppressi. Ora ci saranno diverse opzioni per il loro smaltimento

Il recente spiaggiamento di un branco di 77 globicefali nelle Orcadi ha riportato l’attenzione sulla complessa e delicata questione dello smaltimento dei grandi animali marini morti. Solo 12 delle balene erano ancora vive quando si sono arenate sulla spiaggia di Tresness, sull’isola di Sanday in Scozia, ma gli sforzi per salvarle sono falliti, rendendo necessaria la loro soppressione.

Questo tragico evento è uno dei peggiori spiaggiamenti di massa di balene in Scozia negli ultimi decenni. Il Consiglio delle Isole Orcadi sta collaborando con la comunità locale e lo Scottish Marine Animal Stranding Scheme (SMASS) per decidere il miglior metodo di smaltimento delle carcasse.

La prassi prevede che se una balena spiaggiata viene trovata viva, venga valutata la possibilità di riportarla a galla. Se ciò non è possibile, l’animale viene soppresso e sottoposto a un’autopsia per raccogliere dati utili sulla sua vita e le cause della morte.

Lo smaltimento delle carcasse

Il direttore di SMASS, il dottor Brownlow, ha spiegato che esistono diverse opzioni per lo smaltimento delle balene morte. Queste includono il trasporto delle carcasse in discarica, la sepoltura sulla spiaggia o l’incenerimento parziale. Le balene possono anche essere portate nei laboratori per l’autopsia, con lo scheletro spesso destinato ai musei, mentre le parti molli vengono smaltite come qualsiasi altro materiale organico.

Una soluzione ideale sarebbe quella di restituire le balene all’ambiente marino per favorire il “riciclaggio dei nutrienti”. Le carcasse di balene forniscono nutrienti vitali come manganese, fosforo, ferro e zinco, essenziali per i processi cellulari e il sostentamento di numerosi organismi marini.

Questo fenomeno, noto come “caduta delle balene”, crea isole di nutrienti che supportano una grande biodiversità, con squali e altri spazzini che si nutrono dei tessuti molli, mentre organismi più piccoli, come i vermi, si occupano delle ossa.

In alcuni casi, le balene spiaggiate possono essere sepolte direttamente sulla spiaggia, una soluzione spesso efficace, purché non crei disagio al pubblico. In altre situazioni le carcasse possono essere rimorchiate in mare e lasciate decomporre naturalmente, sebbene ciò richieda attenzione per evitare pericoli per la navigazione.

La scelta del metodo di smaltimento dipende da vari fattori, tra cui le dimensioni dell’animale e il luogo dello spiaggiamento. Ad esempio, balene molto grandi, come le balenottere comuni, se spiaggiate in luoghi remoti, possono essere lasciate a decomporsi naturalmente. Gli spazzini marini e gli uccelli possono ripulire rapidamente le carcasse, restituendo nutrienti preziosi all’ecosistema marino.

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