Non solo mare: 5 itinerari da fare a piedi o in bicicletta a Quartu Sant’Elena e dintorni

La bellezza di Quartu Sant'Elena, cittadina alle porte di Cagliari, non si esaurisce con le splendide spiagge che la contraddistinguono. Ecco 5 imperdibili itinerari da fare a piedi o in bicicletta, per chi non ama solo la vacanza al mare.

La Sardegna è una terra magica che ti attrae, un’isola incantevole dove la storia e le tradizioni si intrecciano con una natura selvaggia e incontaminata. All’inizio, la sua bellezza ti affascina senza che tu ne comprenda del tutto il motivo, e alla fine, pur non comprendendo appieno, non puoi fare a meno di sentirti profondamente legato, spinto a tornarci ancora e ancora. Le antichissime tradizioni sarde poi, tramandate di generazione in generazione, sono vive più che mai, custodite gelosamente dai suoi abitanti. E proprio questa commistione di storia, cultura e natura rende la Sardegna un luogo unico al mondo, da scoprire e amare.

Quartu Sant’Elena è una vivace città situata nella parte meridionale della Sardegna, a pochi chilometri da Cagliari. Conosciuta per le sue splendide spiagge, come il Poetto, e per la ricca tradizione culturale, Quartu offre una combinazione unica di storia, natura e modernità. La città è un punto di partenza ideale per esplorare le meraviglie naturali e archeologiche della Sardegna campidanese, offrendo ai visitatori numerose opportunità di viaggio.

Se vi trovate a Quartu Sant’Elena, oltre che visitare tutte le più belle spiagge della zona, ecco cinque itinerari imperdibili per chi ama il trekking e l’escursionismo.

Piana dei Cavalli

piana dei cavalli

La Piana dei Cavalli è un vasto altopiano situato nel cuore della Sardegna campidanese, caratterizzato da paesaggi aperti e selvaggi. Questo itinerario, percorribile sia a piedi che in bicicletta, vi porterà attraverso pascoli e campi dove i cavalli selvaggi corrono liberi, e se siete fortunati potrete incontrare anche degli asinelli.

piana dei cavalli

È un’esperienza unica che permette di immergersi nella natura più autentica e incontaminata dell’isola. La Piana dei Cavalli è anche un luogo ricco di storia, con numerosi siti archeologici che testimoniano l’antica presenza umana in queste terre.

Parco dei Sette Fratelli

parco dei sette fratelli

Il Parco dei Sette Fratelli, situato nell’estremità sud-orientale della Sardegna, è un vero e proprio polmone verde che offre un rifugio perfetto per rilassanti e rigeneranti escursioni. Questo parco regionale, uno dei più estesi d’Italia, si estende su circa 60 mila ettari, con quasi diecimila ettari ricoperti da fitte foreste. Il parco comprende non solo le punte montagnose e la foresta demaniale dei Sette Fratelli, ma anche le foreste di Castiadas e Monte Genis, coprendo il territorio di una decina di comuni del Sarrabus e del basso Campidano.

Uno degli abitanti più emblematici del parco è il cervo sardo, una specie rara e protetta che trova in queste foreste il suo habitat ideale. Gli escursionisti possono godere della vista di questi magnifici animali nel loro ambiente naturale, rendendo ogni visita un’esperienza unica.

Burcei è l’unico centro abitato all’interno del parco, situato a 700 metri di altitudine e completamente circondato da questa vasta area verde. Il villaggio offre un punto di partenza ideale per esplorare i numerosi sentieri che attraversano il parco, permettendo ai visitatori di immergersi nella natura incontaminata e di scoprire la bellezza selvaggia di una delle aree naturali più affascinanti della Sardegna.

Parco del Molentargius

Parco del Molentargius

Il Parco Naturale Regionale Molentargius-Saline è una delle zone umide più importanti della Sardegna, situato proprio alle porte di Quartu Sant’Elena. Quest’area ha subito una significativa trasformazione dalla dismissione delle attività di estrazione del sale nel 1985, attraverso un percorso di riqualificazione che l’ha resa uno dei siti più ricchi di specie avifaunistiche dell’intera isola. Lo stagno di Molentargius è oggi il sito più importante del bacino del Mediterraneo per la nidificazione dei fenicotteri, che qui trovano un ambiente ideale per riprodursi.

Il parco ospita una grande varietà di habitat e specie di importanza comunitaria, offrendo agli appassionati di birdwatching e agli amanti della natura un’occasione unica per osservare da vicino una fauna straordinaria. Passeggiando o pedalando lungo i sentieri che attraversano stagni, saline e canali, si può ammirare una biodiversità sorprendente e godere di paesaggi unici.

Ma il Parco del Molentargius non è solo natura: conserva ancora le tracce del suo passato industriale, visibili negli affascinanti edifici dei primi del ‘900 della Città del Sale e negli antichi macchinari utilizzati per l’estrazione del sale.

Sella del Diavolo

Sella del Diavolo

Il profilo inconfondibile della Sella del Diavolo è uno dei tratti distintivi di Cagliari, situato in posizione dominante sulla spiaggia del Poetto. Questo promontorio si estende dal colle di Sant’Elia fino al mare, occupando il centro del golfo degli Angeli. Da decenni è una meta prediletta per escursioni, trekking, anche notturno, e offre scorci magnifici e tracce di antiche frequentazioni millenarie.

Secondo la leggenda, il luogo fu conteso tra schiere celesti e demoniache. La versione più diffusa racconta che i diavoli, affascinati dal luogo, cercarono di impossessarsene, ma furono sconfitti dagli angeli guidati dall’arcangelo Michele. Durante la battaglia, Lucifero perse la sella, che cadde e si solidificò formando il promontorio, da cui il nome Sella del Diavolo. Questo scontro mitologico è anche la ragione del nome “golfo degli Angeli”.

I sentieri che partono dal piazzale accanto alla spiaggetta di Calamosca o dal porticciolo di Marina Piccola permettono di esplorare il promontorio, offrendo viste che spaziano fino a Capo Carbonara e ai dodici chilometri di lungomare del Poetto, con il profilo del parco di Molentargius-Saline sullo sfondo. Lungo il percorso si possono ammirare palme di san Pietro, ginepri, olivastri, lentischi ed euforbie, oltre a osservare uccelli rari come il falco pellegrino, il gheppio e la pernice sarda. Tra i cespugli non è raro avvistare volpi e conigli selvatici.

Le cavità naturali attorno a Capo Sant’Elia hanno restituito tracce di frequentazione fin dal Neolitico. Sul punto più elevato si trovano le rovine di un tempio punico dedicato ad Astarte, testimoniate da una lastra conservata nel museo archeologico di Cagliari, oltre a due cisterne, una punica e una romana. Le fondamenta di una chiesa di Sant’Elia, probabilmente edificata nell’XI secolo dai monaci vittorini, sono ancora visibili, mentre una torre di guardia di matrice spagnola fa parte del sistema difensivo costiero. Durante la Seconda Guerra Mondiale, furono costruite alcune strutture militari, tra cui un fortino, visibili lungo il percorso escursionistico.

Trekking di Minni Minni

Il Minni Minni visto da Bruncu Santinta 707 m

Il Minni Minni visto da Bruncu Santinta 707 m/@Treekking Sardegna/Facebook

Il trekking di Minni Minni inizia appena fuori Quartu Sant’Elena, dirigendosi verso Cagliari e proseguendo in direzione della zona industriale. Da qui, una strada sterrata si inoltra nel fitto bosco, conducendo fino al belvedere sulla vetta di Minni Minni. Dalla cima, si può godere di una vista sorprendente che abbraccia tutta la costa e i monti dei Sette Fratelli, visibili alle spalle del paese. Questi monti, ricoperti dalla tipica vegetazione della macchia mediterranea e attraversati da numerosi corsi d’acqua, sono il rifugio di cervi sardi, cinghiali e volpi.

L’itinerario di Minni Minni è un anello panoramico e impegnativo che si snoda quasi interamente su strade a fondo naturale, con brevi tratti asfaltati all’inizio e alla fine dell’escursione. La foresta fa parte della zona demaniale di Castiadas, e sempre più turisti scelgono di partecipare alle numerose escursioni organizzate in questa area.

Il trekking non offre solo natura in tutte le sue sfaccettature, ma anche interessanti spunti archeologici. Gli escursionisti più avventurosi possono proseguire fino al bellissimo nuraghe Monte Arbu, un’antica struttura che testimonia la presenza umana in queste terre sin dai tempi preistorici. Il Minni Minni e il vicino Monte Paulis rappresentano un connubio perfetto tra natura incontaminata e storia millenaria, rendendo questo trekking un’esperienza indimenticabile per tutti gli amanti dell’avventura.

Qui potete trovare tutte le informazioni su Quanrtu Sant’Elena di cui necessitate.

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