Non solo Bullet Journal, 7 diversi tipi di diario da tenere per migliorare la tua vita

Qual è il rimedio al caos in cui la nostra mente è costretta ad annaspare, fra cose da fare, paure, ansie e stress? Un aiuto può arrivare dalla scrittura

Viviamo in un’epoca in cui siamo sempre stressati, sempre di corsa e non abbiamo mai il tempo per soffermarci su ciò che conta davvero per noi: la nostra interiorità, le emozioni che proviamo in un determinato momento, i nostri sogni e i nostri obiettivi.

Questa incapacità di fermarci e di analizzare il momento presente, sia dal punto di vista delle condizioni esterne che della nostra interiorità, si traduce in un aumento dello stress e in un generale stato di confusione mentale.

Una soluzione a questo problema può derivare dalla scrittura espressiva che, come abbiamo detto in molti articoli, ci permette di fermarci e riflettere su ciò che sta accadendo attorno a noi e dentro di noi.

Tenere un diario non è un concetto nuovo: molti di noi lo hanno fatto da piccoli, annotando sogni, desideri, paure ed esperienze.

Crescendo, però, l’abitudine al diario si perde nella maggior parte dei casi. Eppure scrivere può essere, anche in età adulta, uno strumento efficace per esprimere i nostri sentimenti e le nostre emozioni senza filtri, aiutandoci a vivere una vita più serena e intenzionale.

Esistono molti tipi di diario che possiamo utilizzare a questo scopo. In questo articolo ne vedremo alcuni.

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Diario giornaliero

Il diario giornaliero è il tipo di diario a cui siamo abituati sin da piccoli. Si tratta di una forma di scrittura libera in cui chi scrive esprime senza filtri ciò che prova, racconta le proprie esperienze, manifesta dubbi e paure, appunta riflessioni e pensieri.

Sebbene sembri il diario più semplice da tenere, può rappresentare una difficoltà per chi non è abituato a scrivere. Per facilitare questo compito, potrebbero essere utili domande come:

  • Cosa è successo oggi?
  • Cosa ho imparato di nuovo?
  • Cosa mi ha fatto stare bene / mi ha fatto arrabbiare?

Diario della consapevolezza

Questo diario è una fusione tra il diario e la pratica della mindfulness, ed è molto utile per aumentare il nostro senso di consapevolezza riguardo l’ambiente che ci circonda e per radicarci meglio nel presente.

È un ottimo strumento per sfuggire al brusio che spesso attanaglia la nostra mente, aiutandoci a calmarci e a diventare più sereni. Per utilizzare efficacemente questo tipo di diario, possiamo farci domande come:

  • Che cosa sto provando in questo momento?
  • Qual è la fonte dell’emozione che sto provando
  • Perché mi sento così?

Diario della gratitudine

Come suggerisce il nome, il diario della gratitudine consiste nell’annotare, alla fine di ogni giorno, alcune cose per cui essere grati.

All’inizio può risultare complesso trovare una fonte di gratitudine nelle nostre giornate, soprattutto se la nostra visione del mondo è improntata al pessimismo.

Tuttavia, sebbene possa sembrare una pratica complessa e difficile da portare avanti, i benefici sono notevoli (come abbiamo spiegato in questo articolo): tenere un diario della gratitudine può portarci serenità, gioia e un senso di abbondanza.

Alla fine di ogni giornata, è utile chiedersi:

  • Per cosa posso essere grato?
  • Qual è stato quel momento o quei momenti della giornata che mi hanno reso un po’ più felice?
  • C’è stato un gesto che ho ricevuto inaspettatamente e che mi ha strappato un sorriso?

Leggi anche: Il grande e meraviglioso potere della gratitudine

Bullet Journal

bullet journal

Negli anni novanta, Ryder Carroll ha messo a punto un metodo innovativo per gestire le proprie attività e obiettivi, noto come bullet journal.

Questo tipo di diario è molto meno espressivo rispetto ad altre forme di scrittura personale e si caratterizza per un approccio più pragmatico e funzionale.

Il bullet journal si rivela particolarmente utile per annotare le cose da fare, fissare obiettivi a breve, medio e lungo termine e monitorare i progressi in diversi ambiti della vita, che si tratti di lavoro, studio, attività sportive o obiettivi di dimagrimento.

Se siamo persone impegnate e abbiamo una vita frenetica, il bullet journal rappresenta uno strumento prezioso per ricordare i dettagli essenziali del nostro percorso e tenere traccia dei nostri obiettivi.

Inoltre, può servirci per riflettere sui progressi fatti, un aspetto spesso trascurato quando siamo concentrati esclusivamente sul traguardo finale: guardare indietro e riconoscere le piccole vittorie raggiunte lungo il cammino può infatti essere una fonte di motivazione e soddisfazione.

Morning pages

Le cosiddette “pagine del mattino” sono un esercizio di scrittura libera ideato dalla scrittrice americana Julia Cameron.

Questo metodo prevede di scrivere tre pagine ogni mattina, senza alcun vincolo di forma o contenuto: le morning pages possono includere pensieri, spunti per progetti, racconti, poesie o qualsiasi altra idea che ci venga in mente.

L’obiettivo principale di questo esercizio è quello di liberare la mente dal caos quotidiano, preparandoci così a essere più concentrati e creativi nelle nostre attività lavorative e personali.

Diario della manifestazione

Il diario della manifestazione è uno strumento potente e speciale che ci consente di immaginare e visualizzare i nostri obiettivi e sogni che ancora devono essere realizzati.

Questo tipo di diario ci aiuta a chiarire e definire il nostro futuro ideale – che si tratti di immaginare il lavoro dei nostri sogni, la casa che desideriamo o il tipo di persona che aspiriamo a diventare nel corso dei prossimi anni.

La pratica del diario della manifestazione si basa su un principio semplice ma efficace: visualizzare con la mente ciò che vogliamo raggiungere.

Immaginando dettagliatamente il nostro futuro ideale, possiamo fare chiarezza sui nostri obiettivi reali e orientare le nostre azioni presenti verso il raggiungimento di questi sogni.

Leggi anche: Vision Board: immagina la vita che desideri e trasformala in realtà con una lavagna

Diario dei sogni

Se abbiamo un mondo onirico piuttosto movimentato, questo tipo di diario può rivelarsi uno strumento utile per conoscerci meglio ed esplorare il nostro subconscio senza filtri né condizionamenti, analizzando i temi ricorrenti, le emozioni e i simboli che emergono nei nostri sogni.

Questo esercizio può rivelarsi utile per esplorare i nostri desideri più profondi, le paure e le intuizioni, fornendo uno specchio dei nostri stati d’animo e delle nostre preoccupazioni.

La chiave per utilizzare efficacemente il diario dei sogni è tenerlo sempre a portata di mano, idealmente accanto al letto, così da poter annotare i sogni appena ci svegliamo, prima di dimenticarli.

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Come iniziare il proprio diario

Qualunque sia il tipo di diario che abbiamo scelto per fare chiarezza nei nostri pensieri e migliorare la qualità della nostra vita, ecco alcuni consigli utili per iniziare:

  • Scegli il tuo stile. Identifichiamo il tipo di diario che ci interessa (gratitudine, consapevolezza, ecc.) e iniziamo il percorso, ma non limitiamoci a una sola forma di scrittura: sentiamoci liberi di sperimentare, di cambiare o anche di tenere più di un diario per scopi diversi
  • Rendila una cosa quotidiana. Dedichiamo un momento specifico ogni giorno alla scrittura, magari sfruttando la presenza di un’abitudine già consolidata nella nostra routine: per esempio, se siamo soliti prendere una tisana rilassante ogni sera, potremmo aggiungere a questa abitudine quelle di scrivere il nostro diario
  • Inizia in piccolo. Evitiamo di forzarci a scrivere troppo all’inizio, soprattutto se la scrittura espressiva non fa parte delle nostre abitudini: iniziamo con pochi minuti al giorno e aumentiamo gradualmente
  • Non giudicarti. Godiamoci il percorso di journaling senza giudicarci né avere aspettative eccessive: il diario è uno strumento per connetterci con la nostra interiorità, non una gara in cui dobbiamo vincere
  • Prenditi una pausa se serve. Nulla ci vieta di fare una pausa se ci sentiamo sopraffatto da emozioni difficili: anche prendersi del tempo per elaborare ciò che si prova è parte del processo di journaling.

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