Riprodursi è fondamentale per portare avanti la specie e può essere anche un’attività piacevole. Così non sembra però per alcuni animali la cui vita sessuale, a noi, può sembrare assurda e molto faticosa. Vediamo insieme le strategie sessuali degli insetti.
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La vita sessuale degli animali ci insegna che la natura riesce a superare la fantasia per permettere la riproduzione e portare avanti la specie. Esistono alcuni insetti per cui il sesso, osservato dal nostro punto di vista, rappresenta qualcosa di traumatico: scopriamo insieme come si riproducono.
Prendere il sesso “di petto”
Le cimici del letto sono un po’ inquietanti, praticano infatti l’inseminazione traumatica. I maschi perforano l’addome della femmina e poi, attraverso la ferita, iniettano lo sperma nella sua cavità addominale. Gli insetti hanno un sistema circolatorio aperto, privo di arterie e vene, quindi gli spermatozoi possono facilmente migrare dalla cavità addominale alle ovaie per la fecondazione.
L’invadenza del terzo incomodo
I Lucanidi, una famiglia di coleotteri, hanno antenne molto grandi, a volte sproporzionate rispetto al loro corpo, che utilizzano per separare i maschi dalle femmine mentre si stanno accoppiando e “rubare” il posto
L’Indiana Jones del sesso
Lo Scarabeo stercorario maschio scava passaggi segreti per raggiungere le femmine nascoste in tunnel sotterranei approfittando della distrazione degli altri maschi che fanno da guardia al nascondiglio
Le dimensioni contano
Il moscerino della frutta punta tutto sul suo spermatozoo che è 20 volte più grandi di lui: è infatti lungo 6 centimetri e ha l’obiettivo di occupare il tratto riproduttivo femminile evitando che altri maschi possano “trovare spazio”.
L’accoppiamento “pulito”
Il maschio di libellula aggancia la femmina dall’addome e, prima di accoppiarsi, le ripulisce la cavità addominale dall’eventuale liquidò seminale di un altro maschio utilizzando il suo pene, dotato di ganci e fruste, le cui estremità sono aspiranti.
Piazza la bomba e scappa
Il ragno Nephilengys malabarensis ha una strategia estrema per sopravvivere al cannibalismo della femmina: ha un pene staccabile che “abbandona” all’interno della femmina con cui si sta accoppiando e che è in grado di rilasciare sperma per altri 20 minuti dopo essersi separato dal resto del corpo
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