Un gruppo di astrofotografi italiani fra i finalisti del concorso Astronomy Photographer of the Year

L'immagine portata alla competizione, "Il divoratore di galassie", è il risultato di mesi di osservazioni astronomiche e scatti

C’è anche un po’ di Italia fra le 19 opere finaliste del concorso Astronomy Photographer of the Year, la prestigiosa competizione che riunisce appassionati di astrofotografia da ogni angolo del mondo.

Quest’anno, alla sua sedicesima edizione, il concorso ha visto emergere 17 astrofili italiani tra i finalisti, con un’immagine che ha catturato l’attenzione della giuria: vediamo di cosa si tratta.

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Un “verme” galattico

Tra le 19 immagini finaliste selezionate dal Royal Observatory di Greenwich, si distingue il lavoro del gruppo di astrofotografia ShaRa, fondato da Alessandro Ravagnin, ingegnere veneziano e appassionato di astronomia.

L’opera in questione, Il Divoratore di Galassie, presenta un’immagine spettacolare del globulo cometario CG4, un complesso di nebulosità e polvere situato nella costellazione australe della Poppa.

CG4 è descritto come un gigantesco “verme” galattico, una struttura cosmica che appare come un lungo filamento di materia interstellare, che si estende per circa otto anni luce.

La “testa” del verme, una formazione densa di circa 1,5 anni luce, si distende in direzione opposta rispetto alla celebre supernova Vela. Questa immagine offre una vista mozzafiato di una delle formazioni più affascinanti e meno comprese del cielo australe.

Il successo di Il Divoratore di Galassie è il risultato di un notevole sforzo collettivo. Il gruppo ShaRa, composto da 16 astrofotografi italiani (a cui si aggiunge un francese), è stato fondato da Ravagnin nel 2022 con l’obiettivo di collaborare per ottenere immagini di alta qualità del cosmo.

Per questa particolare impresa, il team ha noleggiato un telescopio Newtoniano da 500 mm attraverso il servizio Chilescope, specializzato nella fornitura di telescopi per astrofotografia remota.

Una volta ottenuti i dati grezzi (”raw”), i membri del gruppo hanno lavorato insieme per elaborare le immagini.

Questo processo ha incluso la selezione delle immagini migliori attraverso votazioni interne e l’uso del software PixelMath per combinare i dati in un’unica immagine finale.

Il concorso Astronomy Photographer of the Year, organizzato annualmente dal Royal Observatory di Greenwich, è una vetrina internazionale per le migliori immagini del cielo notturno.

Quest’anno, le fotografie in gara hanno incluso una vasta gamma di soggetti, dai dettagli dell’eclissi totale di Sole ripresa in Australia, al transito della Stazione Spaziale Internazionale davanti alla Luna, fino alle spettacolari immagini della Via Lattea sopra una casa abbandonata nel deserto della Namibia.

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Fonti: Royal Museums Greenwich / Alessandro Ravagnin

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