Potrebbero arrivare nuovi dazi doganali sui prodotti a basso costo come Temu e Shein, portando queste merci ad essere molto più costose di ora
La Commissione europea ha annunciato l’imposizione di dazi compensativi provvisori sulle importazioni di veicoli elettrici a batteria dalla Cina. Questa decisione segue un’indagine antisovvenzioni avviata lo scorso ottobre, che ha rivelato che la catena del valore dei veicoli elettrici in Cina beneficia di sovvenzioni ingiuste, creando una minaccia economica per i produttori europei. I dazi potrebbero far aumentare il costo delle auto elettriche cinesi fino al 38%.
Parallelamente, Bruxelles secondo alcune fonti citate dal Financial Times sta lavorando a un piano per introdurre dazi doganali sui prodotti a basso costo venduti da rivenditori online cinesi, come Temu, Shein e AliExpress. Questo progetto mira a contrastare l’aumento delle importazioni di articoli di bassa qualità dalla Cina.
La soglia attuale di 150 euro, sotto la quale gli acquisti online non sono soggetti a dazi, ha facilitato un incremento significativo delle importazioni di piccolo valore dalle piattaforme cinesi. Solo nel 2023, l’UE ha importato 2,3 miliardi di articoli sotto questa soglia.
Un’altra possibile misura potrebbe essere quella di rendere obbligatorio per le grandi piattaforme la registrazione online per i pagamenti IVA, indipendentemente dall’importo. Dal 2021 i pacchi inviati in UE sono soggetti al pagamento dell’IVA, ma sono esenti da dazi doganali.
Le risposte di Shein e Temu
Anche l’Indonesia sta considerando l’introduzione di dazi al 200% su alcune merci cinesi per evitare la deindustrializzazione causata dalla concorrenza sleale. In Europa, i colossi cinesi come Shein hanno sottratto quote di mercato a rivenditori come H&M e Zara, spingendo Amazon a lanciare un proprio negozio online a basso costo.
Mentre l’UE cerca di arginare il flusso di merci a basso costo dalla Cina, questa politica potrebbe aumentare l’inflazione importata, con implicazioni per le banche centrali come la BCE e la Fed. Tuttavia, la domanda di beni economici riflette le esigenze dei consumatori di prodotti a prezzi accessibili.
In risposta, rappresentanti di Shein e Temu hanno dichiarato il loro supporto agli sforzi per riformare le politiche de minimis, a condizione che siano eque. Anche AliExpress ha confermato di lavorare con i legislatori per garantire la conformità alle normative UE.
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