Hai intenzione di adottare un cane? Credi di essere davvero a pronto a compiere questo importante passo? Valuta con attenzione questi 5 punti per scongiurare futuri abbandoni. Di cani abbandonati, frutto di adozioni inconsapevoli, ve ne sono fin troppi
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C’è chi non vede l’ora che l’estate abbia inizio e chi è terrorizzato dall’arrivo della bella stagione poiché è in estate che si registra l’incremento di un fenomeno vergognoso, l’abbandono di animali domestici e in primis di cani.
In questo periodo dell’anno i volontari sono sommersi da segnalazioni, recuperi, cessioni di proprietà, che in comune hanno l’inconsapevolezza di cosa comporti realmente avere un cane, dell’impegno.
Adottare un cane, un gatto o un qualunque altro animale da affezione è meraviglioso, ma è anche una scelta da ponderare. Sei davvero pronto ad accogliere in casa tua un cane con tutti i suoi bisogni?
Se stai valutando questa possibilità, questi 5 punti possono aiutarti a ricapitolare cosa significhi avere un cane con tutti i suoi vantaggi (e possibili svantaggi):
Non è un giocattolo
Un cane non è un pupazzo da coccolare e con cui giocare quando si ha voglia. Un cane è un essere vivente con un carattere che lo rende unico, sentimenti ed esigenze.
Se adotti un cane dovrai nutrirlo, ritagliarti del tempo per educarlo, portarlo dal veterinario, dal toelettatore all’occorrenza, prenderti cura di lui/lei sotto ogni aspetto perché in casa c’è un altro membro della famiglia.
Se sei stanco, malato, se hai una giornata piena di impegni e commissioni, non puoi dimenticarti del tuo cane. Non è un gioco da riporre sullo scaffale, ma un impegno che dura almeno 8,10,15 anni a seconda delle aspettative di vita dell’animale. Tienilo a mente.
Deve passeggiare sempre
Con il sole, con la pioggia, con la neve. A un cane non importa come sia il tempo, deve uscire per poter fare i suoi bisogni come tu devi andare in bagno per i tuoi. Le passeggiate sono indispensabili perché permettono al tuo cane di interagire con i suoi simili e altre persone, di scoprire nuovi stimoli, esplorare nuovi ambienti e abituarsi a questi.
Un cane dovrebbe uscire idealmente 3 volte al giorno, ma se è cucciolo le volte possono essere 4 oppure 5 o anche 6 per insegnare al piccolo a gestire i suoi bisogni, a farli fuori casa e a trattenerli. Questo ogni giorno, tutti i giorni, con particolare attenzione nei giorni più caldi.
Potrebbe fare danni in casa
Un cane è un eterno Peter Pan che può trovare interessante ogni banalissimo oggetto della casa e volerci giocare fino anche a romperlo. Le ciabatte sono un must, ma anche cuscini e cucce possono essere fatti in brandelli o le gambe del tavolo rosicchiate.
Sono cose da mettere in conto, specialmente per i cuccioli, e su cui intervenire per far sì che il cane abbandoni queste abitudini, non tu lui.
Mantenerlo ha un costo importante
Visite veterinarie specialistiche, sterilizzazione, trattamenti antiparassitari, farmaci sono cose che costano, e non poco. Il mantenimento di un cane incide parecchio sul portafoglio ed è bene esserne consapevoli sin dal principio.
All’elenco si aggiungono poi croccantini e scatolette, premietti, trasportino per gli spostamenti in auto, guinzagli, cappottini. Se è vero che ci sono accessori superflui, è anche vero che i controlli dal veterinario non dovrebbero mai essere rimandati anche quando il cane sembra scoppiare di salute.
Le spese possono lievitare quando l’animale si fa anziano e ha bisogno di più cure sotto diversi aspetti. Pensi di potertele permettere?
La vacanza è per tutti
Quando arriva la vacanza il gioco sembra farsi più duro. Non tutte le strutture alberghiere, le compagnie aeree, i lidi in spiaggia accettano i cani, anche se la situazione è migliorata rispetto agli anni passati. E come si fa allora ad andare in vacanza?
La vacanza deve essere per tutti e le soluzioni in questo caso sono due. O si sceglie una destinazione che sia pet friendly oppure si cerca una sistemazione adeguata che accolga il cane quando la famiglia è via.
Un dog sitter fidato è anche un’ottima idea per non far stressare l’animale in un ambiente che non conoscere per quanto si debba comunque supervisionare l’animale. L’abbandono, come leggi, non è un opzione.
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