Cervinia, Cogne, Macugnaga sono alcuni dei centri più colpiti dalle piogge record e dalle conseguenti alluvioni: ora si contano i danni e si prova a ripartire
Cervinia, una delle più note località sciistiche della Valle d’Aosta, è stata duramente colpita dalla perturbazione che ha travolto il Nord-ovest italiano tra sabato e domenica. La cittadina, famosa per il turismo estivo e invernale, ha subito danni ingenti a causa di nubifragi e frane che hanno portato una marea di fango nel centro abitato.
Il corso principale, via Carrel, è stato invaso dal fango, compromettendo 28 esercizi commerciali tra negozi, bar, ristoranti, alberghi e scuole di sci. La centralissima via, cuore pulsante del turismo di Cervinia, è ora coperta da una colata di fango che sta richiedendo uno sforzo immane per essere rimossa.
I danni economici sono considerevoli, con stime che parlano di milioni di euro. Molti negozianti e albergatori stanno lottando per salvare il salvabile. C’è chi ha perso tutta l’attrezzatura che vendeva e chi ha visto l’acqua sfondare la porta del locale senza poter fare nulla.
Grazie agli sforzi enormi dei volontari e alla mobilitazione della comunità, Cervinia sta però cercando di rialzarsi, con l’obiettivo di ripristinare la normalità in tempo per la stagione turistica. La sindaca Elisa Cicco ha rassicurato i turisti che la località tornerà presto alla normalità, sottolineando l’importanza di non annullare le prenotazioni per la stagione estiva.
Non solo Cervinia: le più colpite Cogna e Macugnaga
Nel contesto generale del disastro che ha colpito il Nord-ovest, anche altre località hanno subito gravi conseguenze. Cogne, in Valle d’Aosta, è rimasta isolata a causa di una frana che ha distrutto parte della strada regionale 47. Qui una trentina di campeggiatori si è salvata grazie all’ospitalità di un’albergatrice.
Centinaia di persone sono state evacuate con elicotteri dei Vigili del fuoco. La situazione è critica, con problemi alle linee internet, telefonia e acqua potabile. La strada che collega Cogne ad Aosta resterà chiusa a lungo, ma gli albergatori locali sperano di non vedere annullate le prenotazioni per l’estate.
Anche il Canton Ticino, in Svizzera, ha subito pesanti conseguenze, con tre vittime e un disperso per le frane e le esondazioni. In Piemonte, 120 persone sono state evacuate dall’Alpe Veglia in provincia del Verbano Cusio Ossola dove si sono registrate piogge record per un accumulo totale di 226 millimetri.
A Macugnaga, sempre nel VCO, il torrente Tambach ha rotto gli argini e provocato allagamenti e danni. Qui resta ancora problematica la situazione della rete fognaria, con le strutture gravemente impattate. A Locana, in provincia di Torino, una frana ha costretto all’evacuazione di un ristorante con 37 clienti.
Un disastro…
Posted by Max Bernini on Sunday, June 30, 2024
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